Copparo. Una goliardata, per sua ammissione, che ha messo in allarme Facebook, la polizia postale di Roma e i carabinieri di Copparo. Un ragazzino di 13 anni ha postato sul social network una foto che lo ritraeva con una pistola puntata alla bocca, facendo subito scattare un ampio servizio di ricerca, nel timore che il peggio potesse accadere.
E invece, una volta rintracciato dagli uomini dell’Arma, il minorenne si è giustificato con loro riferendo di aver postato la foto “per fare un gesto goliardico”, senza rendersi conto delle conseguenze e dell’allarme procurato. La pistola, d’altronde, era un’arma giocattolo ritrovata nella sua disponibilità durante i controlli e posta sotto sequestro dai carabinieri che, davanti ai genitori, non hanno esitato ad ammonirlo per un simile gesto, esortandolo a non ripeterlo più. I servizi sociali sono stati comunque attivati al fine di aiutare, qualora necessario, il giovane e i familiari con un percorso di supporto.
Prima però c’è stato un bel da fare per le forze dell’ordine, con la tensione portata dal fatto di dover fare in fretta per scongiurare gesti inconsulti. Il tutto è scattato nel pomeriggio di mercoledì, alle 14,30, quando l’operatore della centrale operativa dei carabinieri di Copparo è stato allertato da un agente della polizia postale di Roma circa la presenza in rete, su Facebook, della fotografia. I responsabili della piattaforma avevano allertato la specialità della Polizia di Stato la quale, accertatasi della presenza di un presidio dei Carabinieri a Copparo (cui sono risaliti grazie alle indicazioni fornite proprio sul profilo social), ha avvisato immediatamente i militari del posto.
Le immediate indagini condotte dai Carabinieri hanno permesso di individuare sia la località dove era stata postata la fotografia sia di identificare le diverse località della zona del nord ferrarese abitualmente frequentata dal giovane (esattamente cinque diverse località, fra cui anche una nel capoluogo estense) dove sono state immediatamente inviate le Gazzelle per il rintraccio del giovane, trovato poi a casa di alcuni parenti e non poco sorpreso di ritrovarsi i carabinieri alla porta.
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