di Giuseppe Malatesta

Codigoro. Consiglio comunale estremamente snello – durato 12 minuti appena – quello che ha riunito maggioranza e opposizione a Codigoro martedì sera. A sveltire i lavori certamente la decisione di ritirare dall’ordine del giorno i punti relativi a Clara Spa – per la volontà di approfondire la documentazione –, ma anche l’assenza di interrogazioni e interpellanze dalla minoranza.

Stabilito di rinviare l’approvazione del nuovo regolamento per la disciplina Tari e la proposta dei listini Tari in via di approvazione da parte di Atersir, i consiglieri si sono concentrati sulla discussione dell’adeguamento normativo al compenso del revisore dei conti e della convenzione per la costituzione di un ufficio associato tra i comuni di Codigoro, Comacchio, Fiscaglia, Goro, Lagosanto, Mesola, Jolanda di Savoia, Vigarano Mainarda, l’Unione Terre e Fiumi e la Provincia di Ferrara per lo svolgimento delle attività sulle ‘norme per la riduzione del rischio sismico’.

Due punti che hanno messo d’accordo tutti all’unanimità, come pure è stato al momento di votare la richiesta alla Regione Emilia-Romagna di cancellare il vincolo di destinazione su terreni donati negli anni Ottanta al Comune di Codigoro dall’ex Ente Regionale di Sviluppo Agricolo, circa tre ettari in località Pontelangorino su cui insiste un vincolo di destinazione a sede di campo da gioco sportivo.

Nella dichiarazione di voto positivo, il consigliere Claudio Dolcetti (Movimento 5 Stelle) ha voluto puntualizzare la bontà della proposta di cancellare il vincolo per rendere più appetibile l’immobile sul mercato, ma anche sottolineare il dispiacere per il dover “tradire chi negli anni Ottanta sperava in un futuro diverso per la frazione di Pontelangorino”.

Sempre Dolcetti, in una nota inviata a margine del consiglio alla stampa, ha commentato la decisione di ritirare i punti relativi alla tariffa rifiuti. “Concordo con il sindaco Zanardi sulla scelta. Secondo me è arrivato il momento di restituire qualcosa in termini economici ai cittadini codigoresi, continuerò a dirlo. L’attuale sistema di raccolta rifiuti deve essere ripensato non solo per i cittadini che continuano ad accollarsi anche le spese dei Comuni meno virtuosi, ma soprattutto per le attività commerciali”.

“In questo caso la tariffa – continua Dolcetti – va modula sul reddito, sulla tipologia e sulla quantità di rifiuti prodotti: personalmente ritengo il presidente di Clara Annibale Cavallari e il direttore Raffaele Alessandri persone competenti e disponibili al confronto, allo stesso modo però sono convito che la politica in questi anni abbia solo interferito negativamente nella gestione del servizio rifiuti: la responsabilità del malcontento giustificato dei cittadini è da attribuire esclusivamente alla politica dei piccoli Comuni”.