Codigoro
23 Giugno 2019
Il sindaco non accoglie le scuse dell'autore e lo invita a conoscere la sua gente: "In sintonia con i ragazzi, difenderò loro e il paese da questa discredito"

“Il romanzo sull’omicidio? Solo marketing, Vincelli venga a Pontelangorino”

di Redazione | 3 min

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Un’immagine dei ragazzi di Pontelangorino durante l’incontro con il sindaco

Codigoro. “Mi trovo in piena sintonia con lo stato d’animo dei ragazzi di Pontelangorino, paese in cui sono nata e nel quale vivo e che quindi conosco bene”. Il sindaco di Codigoro Alice Zanardi torna ad intervenire nei giorni in cui il romanzo ‘Il branco di Icaro’ – scritto dal figlio della vittima, Alessandro Vincelli, e ispirato alla tragica vicenda che due anni fa sconvolse la zona – si conquista le pagine della stampa locale.

Quei giovanissimi, coetanei e concittadini dei killer Riccardo Vincelli e Manuel Sartori, non gradiscono i luoghi comuni emersi nel romanzo e, come Zanardi, ritengono che la comunità stia subendo un vero e proprio danno di immagine.

“Chi come me ha letto con fatica e dolore il libro di Vincelli, benchè strutturato attorno ad una “storia romanzata”, è ripiombato nell’incubo di quel tragico 10 gennaio 2017 ma ha percepito, purtroppo, anche altre sensazioni” spiega Zanardi. “Noi che conosciamo bene Pontelangorino, i suoi giovani e la sua gente, abbiamo il sentore che il libro costituisca un tentativo, terribile ed opinabile, di lucrare attorno ad un efferato duplice omicidio che ha peraltro riguardato la sfera dei legami familiari”

“Non solo: dalle oltre 350 pagine del libro esce un’immagine deformata, assolutamente fuorviante e non veritiera del paese e dei suoi giovani, i quali non nulla hanno a che vedere con l’omicidio. Gli unici responsabili sono due amici, Manuel Sartori e Riccardo Vincelli, figlio di Salvatore e Nunzia, ai quali va il nostro commosso ricordo. Non è concepibile parlare di ‘branco’ e richiamare la figura mitologica di Icaro, di difficile interpretazione all’interno di una storia romanzata che, in ogni riga richiama tuttavia fatti e persone riconducibili al nostro paese, tranquillo e laborioso”.

“Non si giustifica l’atto di accusa contro i ragazzi di questo territorio, senza che mai Alessandro Vincelli abbia ritenuto di confrontarsi con chi vive a Pontelangorino e senza mai aver vissuto qui. Per tutte queste ragioni il Comune di Codigoro si è rivolto ad un avvocato, per verificare se vi siano gli estremi per intraprendere un’azione legale contro Alessandro Vincelli” conferma il sindaco.

Nel frattempo l’autore torinese ha chiarito l’intento del romanzo e si è scusato a mezzo stampa con la comunità urtata. “Mi chiede di contattarlo per un confronto” racconta Zanardi. “Sicuramente a breve lo contatterò, ma le sue affermazioni non mi soddisfano affatto: lo inviterò a Pontelangorino, per incontrare i ragazzi e per giustificare le proprie ragioni pubblicamente con la comunità”.

Nella sua mail Vincelli, per scusarsi, precisa che modificherà il disclaimer del libro per specificare ancora meglio il tutto. “C’è da chiedersi come potrà ovviare su questo aspetto nelle copie del libro già vendute: come sindaco sarà sempre pronta a difendere l’immagine e l’onorabilità di un paese screditato da un libro il cui scopo probabilmente è solo quello promozionale” conclude.

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