“Anziché dissociarsi dalle minacce e dalle intimidazioni (come avrebbe fatto qualsiasi candidato sindaco serio), preferiscono chiedere ai sostenitori di attaccare ‘compatti e soprattutto incazzati’ quella che loro definiscono ‘stampa di regime’”. Lo afferma Aldo Modonesi, candidato sindaco del Pd, rivolgendosi all’avversario Alan Fabbri e alla Lega in merito al ‘caso Nicola Lodi’ e all’ordine di scuderia lanciato dallo staff di comunicazione di attaccare Estense.com per gli articoli pubblicati sul segretario comunale del partito di Salvini.

“Per settimane ho fatto campagna elettorale presentando decine di proposte su tutti i temi che riguardano il futuro della città e dei suoi abitanti e così continuerò a fare nei giorni che ci separano dal voto del 26 maggio. Ma non posso ignorare una vicenda che francamente sta diventando piuttosto ingombrante e su cui pesa moltissimo il silenzio del candidato Sindaco della Lega Alan Fabbri”, scrive il candidato sindaco del Pd, prima di ricevere una risposta indiretta da parte del diretto interessato.

“Non parlo del casellario giudiziario o dei reati penali di ‘Naomo’ – prosegue Modonesi -, ma del clima di intimidazione creato dalla Lega a Ferrara. Faccio un breve riassunto: il capolista della Lega Nicola “Naomo” Lodi prima chiama “verme” pubblicamente un giornalista e lo minaccia di aspettarlo sotto lo scalone del Comune per le sue inchieste e poi viene fuori che non solo era stato contattato per avere l’opportunità di replicare ma che ha deciso di procedere con una diffida alla pubblicazione del suo avvocato anziché dare delle semplici risposte. E fin qui poco di nuovo. Il ‘metodo Naomo’ lo conosciamo – osserva Modonesi -: minacce e “calci in culo’. Poi arriva un secondo tassello: la risposta dello staff di Alan Fabbri”, ovvero l’assalto a Estense.com. “Ma è possibile che Alan Fabbri neanche questa volta abbia qualcosa da dire? – si chiede il candidato Pd -. Dopo una campagna elettorale fatta a braccetto con lui in tutto e per tutto, tanto da sembrare il candidato vicesindaco di “Naomo”, non ha pensato neanche per un attimo di dissociarsi dalla vera faccia della Lega ferrarese?”. La risposta è arrivata, ed è un no.

“Sono sconcertata dalla reazione della Lega – afferma dal canto suo Marcella Zappaterra, consigliera regionale del Pd -. La scelta di ricorrere ad azioni di questo genere (la shitstorm, ndr), che evocano pratiche antidemocratiche e illiberali, non pensavo potesse riguardare Ferrara. Anche qui, ovviamente, lo scontro politico c’è sempre stato, ma il valore del rispetto degli avversari o degli organi di informazione locale, che da sempre hanno sensibilità diverse e per questo non esprimono il pensiero unico che vorrebbe la Lega, ha sempre prevalso. Preoccupa, e non poco – prosegue Zappaterra -, scoprire che d’ora in poi dovremo fare i conti con uno scenario dove diventa prassi politica gettare fango, insultare, delegittimare tutti coloro che non sono considerati amici. Mi chiedo come si possa pensare di far crescere questa città instillando odio, praticando il metodo della ritorsione, minacciando la libertà di stampa. Poi c’è una domanda che mi viene spontanea: è stata una libera iniziativa del ‘comunicatore’ o un’azione concordata con tutti gli attori protagonisti in questa campagna elettorale? Spero, sicuramente come tanti altri, e tra questi metto anche coloro che hanno deciso di schierarsi col centrodestra, che ci venga data una risposta convincente. In attesa – conclude la consigliera regionale – desidero esprimere la mia solidarietà ad Estense.com. So che non si faranno intimidire, ma so anche che in certi momenti dobbiamo assumerci la responsabilità di essere vicini a chi, in prima fila, garantisce una libertà considerata sacra dalla nostra Costituzione: la libertà di stampa”.

Sul caso interviene, sempre dal Pd, anche il segretario provinciale Luigi Vitellio che chiede a Fabbri di “prendere le distanze dal suo braccio destro e dal suo addetto stampa. Sarà nelle condizioni di poterlo fare?”.

Nella tarda serata di mercoledì è arrivata anche una nota della candidata sindaca Roberta Fusari che chiede “chi è la destra che si candida a governare la nostra città? Quella di Alan Fabbri candidato sindaco che non dice nulla riguardo ciò che ha pubblicato Estense.com​? O quella di Nicola Lodi? Il più influente rappresentante della Lega, di una destra di attacchi, minacce, intimidazioni, inganni e propaganda – costruita da anni con la rabbia e l’odio, denigrando la nostra meravigliosa città, anche a livello mediatico – per un pugno di voti? E i ferraresi, sono disposti a lasciarsi ingannare? È questo il cambiamento tanto cercato? Ferrara e i ferraresi – conclude Fusari – meritano rispetto, prima di tutto da chi vorrebbe amministrarli puntando proprio sulla legalità, l’ordine e la legge. Grazie a estense.com per averci aperto gli occhi, e massima solidarietà”. A Fusari si aggiunge Articolo Uno che manifesta “massima solidarietà a Marco Zavagli e a tutti i bravi professionisti che collaborano alla redazione di Estense.com. Cogliamo l’occasione per comunicare il nostro sentito ringraziamento per l’instancabile e capillare opera di informazione, portata avanti con coraggio e tenacia, tutti i giorni dell’anno, 24 ore al giorno, su tutto quanto accade nel nostro territorio”