Cento
2 Maggio 2019
Sono 3,7 per la riduzione del debito, 6,9 per investimenti vari. Scontro con l'opposizione: "Rendiconto disastroso e senza progettazione"

Bilancio centese, 10 milioni di euro pronti da spendere

di Redazione | 3 min

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Cento. È approdato martedì, in consiglio comunale, il bilancio di rendicontazione finanziaria per l’esercizio 2018: il documento ha certificato assenza di debiti fuori bilancio, ha verificato l’iscrizione al fondo pluriennale vincolato delle somme, per allineare le spese al conto economico, e ha verificato il risultato dell’amministrazione sia come stato patrimoniale del conto economico sia come cassa.

“Siamo nel rispetto dei limiti di spesa di personale, missioni e utilizzo dei mezzi, e di miglioramento asseverato dei tempi di pagamento: l’amministrazione paga in media con 4 giorni in anticipo sui 60 giorni concessi, con 1,44% in ritardo, contro i 5,64% del 2017” dichiara l’assessore al bilancio Matteo Fortini.

I servizi a domanda individuale hanno una copertura migliorativa rispetto alla previsione, e contano 150 iscritti ai nidi comunali, 336 ai trasporti scolastici e 2242 studenti ai servizi di refezione scolastica. Verificato anche, all’interno del bilancio di rendicontazione, il rispetto degli equilibri e del patto di stabilità: presenti in cassa 5 milioni, con un’assenza di anticipazioni di tesoreria, mentre sono stati analizzati anche fonti e trend di entrata del Comune, basato su entrate tributarie e sui trasferimenti.

L’operazione Hera ha liberato sei milioni di euro; il risultato di amministrazione è dunque di 17.054.270,60 di euro, di cui 6.414.594,17 accantonati (fondo crediti di dubbia esigibilità, fondo spese e rischi) e 6.772.039,10 vincolati. In queste somme sono vincolati i fondi per la riduzione del debito per 3.700.000 euro, per il giardino dei sensi (50.000 euro) e per il ripristino post-sisma della delegazione di Casumaro (200.380 euro); 118.181,40 sono destinati a investimenti, mentre 3.749.455,38 risultano liberi, pronti per essere impiegati in ulteriori investimenti. Dunque, “10.640.231,51 di euro saranno spesi, di cui 3.700.000 per la riduzione del debito, 6.940.231,51 per investimenti vari, di cui 3.749.455,38 ancora da definire” conclude Fortini.

Un rendiconto che si è scontrato con l’opposizione, e ha visto solo l’approvazione delle liste di maggioranza Cento civica e Idea in comune. Ed è “assoluta bocciatura” per il capogruppo Pd Lodi, che definisce il rendiconto “disastroso” e accusa l’amministrazione di “pensare al futuro senza ragionare sul presente”, mentre il capogruppo Pettazzoni (Ln), sottolinea come il documento contenga solo dati positivi, ma “nessuna opera pubblica, nessun intervento in un bilancio di previsione già debole in partenza”. Rivendica invece “un progetto di rendiconto in capo a un solo ente, il cittadino” il capogruppo di Libertà per Cento Marco Mattarelli.

Presenti alla seduta anche alcune portavoce dell’associazione Genitori per la scuola di Renazzo, composta da 120 genitori dell’istituto comprensivo: data l’impossibilità di procedere con l’operazione legata al Fondo Invimit, dopo una lunga interruzione dell’iter di realizzazione per la scuola primaria, l’amministrazione ha infatti annunciato una nuova strada da intraprendere, quella del partenariato pubblico-privato, che prevede il 49% di risorse pubbliche e il rimanente a carico del privato, individuato attraverso un bando.

E dopo la dichiarazione del primo cittadino su un investimento di 2 milioni di euro dall’avanzo di bilancio approvato in consiglio, per poi partire a maggio con la programmazione del bando, l’associazione Genitori assicura che sarà “sempre al fianco dell’amministrazione fino a quando non verrà realizzata la scuola: faremo sentire la nostra voce e seguiremo passo a passo tutto l’iter”.

Portato all’approvazione anche il bilancio consuntivo 2018 della fondazione Teatro Borgatti, che ha incontrato il giudizio favorevole della maggioranza e di Onda centese, sollevando tuttavia le polemiche dell’opposizione, che rimprovera l’amministrazione di “svilire e snaturare la funzione del teatro comunale”, per il capogruppo Lodi, “senza obiettivi di produzione e investimenti sui giovani”; di incoraggiare una gestione “elitaria e per pochi” per il capogruppo Mattarelli; di “mancanza di impegno” per il capogruppo Pettazzoni, che propone di monitorare e fare pressione sull’attività della fondazione attraverso sponsor e partecipazione attiva dell’amministrazione, che “ha il dovere di portare beneficio alla situazione attuale dell’ente”.

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