L’operaio deceduto, Gianluigi Belmonte
Pontemaodino. Si conclude con un’assoluzione piena il processo a carico di Massimo Mazzanti, al volante della gru dalla quale si staccò un disco da 15 kg il 22 marzo del 2016 colpì fatalmente Gianluigi Belmonte, operaio salernitano di 25 anni, in un cantiere a Pontemaodino.
Mazzanti, che scelse il giudizio ordinario, difeso dall’avvocato Riccardo Venturi, è stato assolto martedì “perché il fatto non sussiste”.
Belmonte e i colleghi stavano smontato un impianto di essiccazione per poi inviarne i pezzi in Portogallo, dove sarebbe stato riassemblato e riutilizzato.
Per la sua morte la pm Ombretta Volta aveva accusato di omicidio colposo tre persone. Alexandros Chalkiopoulos, 39 anni, di nazionalità greca, presidente del consiglio di amministrazione della Asi, impresa appaltante dei lavori; Pasquale Mainardi, napoletano di 52 anni, legale rappresentante della Mainardi sas, impresa appaltatrice dei lavori. Entrambi avevano patteggiato la pena rispettivamente a un anno e a un anno, un mese e 10 giorni.
Il terzo accusato era Mazzanti, ferrarese di 51 anni, dipendente della Masserenti srl, la cui estraneità alla tragedia è stata accertata in giudizio.
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