Politica
15 Aprile 2019
Il candidato sindaco del Pd Aldo Modonesi e alcuni rappresentanti delle liste a supporto hanno incontrato i cittadini in Sala Borsa. Si è parlato di mobilità, frazioni, digitale e controllo di vicinato

Modonesi passa all’attacco: “Chi fa campagna elettorale per slogan racconta una favola”

di Redazione | 5 min

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Partecipazione e dialogo sono le parola d’ordine della campagna elettorale di Aldo Modonesi, che domenica mattina ha incontrato i cittadini in Sala Borsa per fare insieme una sintesi della prima
settimana di campagna elettorale come candidato sindaco di Ferrara.

“Con i se e con i ma non si fa la storia né si amministra una città – ha spiegato Modonesi, puntando il dito alla propaganda politica dei suoi avversari -. Chi fa campagna elettorale per slogan racconta alla gente una favola. Noi abbiamo proposte e idee, costruite con decine di
persone che hanno lavorato con noi mettendo a disposizione le proprie esperienze, per immaginare assieme una città migliore che guardi al futuro. Questa non è solo buona amministrazione, quello che stiamo facendo in campagna elettorale – e che faremo per i prossimi 10 anni – è soprattutto buona politica. Significa lavorare sulla relazione con i cittadini, le associazioni, i gruppi presenti, per realizzare insieme l’idea di città, per tenere viva e coesa la comunità, attenti alle esigenze di oggi e guardando al futuro, alla città che vogliamo essere”.

Al centro delle iniziative e degli incontri condotti nella settimana passata ci sono state le azioni per “ridurre le distanze, fra persone, luoghi, centri e periferie, cittadini e amministrazione”.

“Più trasporto pubblico e più esteso per arrivare in maniera più capillare nelle frazioni – spiega Patrizia Bianchini, candidata nella lista del Pd -, una tariffazione agevolata per lavoratori e studenti, il bonus bicicletta per chi decide di lasciare a casa l’auto a favore delle due ruote, il miglioramento dei mezzi trasporto pubblici con l’aumento di mezzi ecologici e ibridi, l’istituzione del car sharing e del biche sharing che partiranno dai parcheggi scambiatori e piste ciclabili più estese e migliori”.

Paola Chiorboli, della lista “Gente Amodo” ha posto l’attenzione sui progetti di comunità e partecipazione, come il “Controllo di Vicinato”. Questo vede i cittadini protagonisti di una iniziativa dall’importante impatto sociale: mira alla ricostruzione delle relazioni e dei legami che creano coesione sociale ed evitano l’isolamento delle persone, porta alla formazione dei cittadini per far sì che vengano evitate le vulnerabilità ambientali e comportamentali e fortifica la capacità di fare segnalazioni qualificate ed efficaci alle forze dell’ordine.

Il rapporto fra l’amministrazione “centrale” e i quartieri periferici e le frazioni è stato invece analizzato da Marcello Celeghini, della lista “FrAzioni e Quartieri”. Celeghini ha spiegato che, in caso di vittoria, verranno istituite le figure dei “delegati di quartiere” che faranno dialogare le comunità delle frazioni con l’Amministrazione e che verrà messo in opera un “Ufficio Mobile del Comune”, che sarà a disposizione dei cittadini delle frazioni per avere informazioni e servizi “a domicilio” per avvicinare l’amministrazione in maniera fattiva.

Simone Furlati, della lista “Insieme! per Aldo Sindaco”, ha spiegato come verrà implementato l’ecosistema digitale e tecnologico di Ferrara per ridurre le distanze e migliorare la partecipazione democratica dei cittadini allo sviluppo della città. L’amministrazione si
impegnerà a portare la banda larga in tutto il territorio comunale, comprese le così dette “zone bianche” che al momento non sono coperte dai servizi della rete veloce; in ogni quartiere verrà creata una “piazza digitale” – ossia un luogo pubblico coperto da wifi – affinché chiunque possa accedere alla rete. Ma non basta: verranno istituiti incentivi per la formazione alla tecnologia, per diminuire il “digital divide” e portare quanti più cittadini possibili all’utilizzo del mezzo digitale per fruire dei servizi del Comune ma anche della Asl e di altri soggetti pubblici.

“Quando si doveva aprire il Parlamento come una scatoletta, vi ricordate lo slogan?, ci era stato detto dai politici che tutte le attività sarebbero stazze trasmesse in streaming, in modo da aprire a
tutti cittadini la possibilità di partecipare. – ha aggiunto Modonesi, parlando di tecnologie – Poi a Roma se ne sono dimenticati. Il Comune di Ferrara però ha offre da tempo il servizio streaming per le riunioni del Consiglio Comunale, noi vogliamo implementare la possibilità di accesso alla tecnologia digitale, perché essa sia uno strumento di partecipazione, per rendere Ferrara sempre più smart”.

“Una città si amministra con la sana partecipazione, coinvolgendo le persone nei progetti di lavoro all’interno di una prospettiva politica condivisa, nella quale ci si prende la responsabilità di dire dei si e si ha la forza anche per dire dei no. – ha continuato Modonesi – Noi vogliamo mettere i quartieri al centro della nostra strategia, senza contrapporre il centro alle periferie. Penso a quello che è accaduto qualche giorno fa a Malborgetto, dove la comunità si è trovata senza medico di base. Noi saremo uno stimolo anche per la Asl perché garantisca i servizi dovuti ai nostri cittadini; abbiamo pensato ad istituire l’infermiere di comunità – una figura di ssistenza di rifermento dei quartieri che possa curare il legame fra i bisogni delle comunità residenti con i servizi socio-sanitari. Verrà implementato il controllo di vicinato e metteremo in opera altre 100
nuove telecamere di video-sorveglianza. Come detto prima, accorceremo quanto più possibile le distanze fra amministrazione e cittadini, per sperimentare forme diverse e sempre più dirette di democrazia. Ferrara ha tutte le potenzialità per essere una città che continui a crescere, migliorandosi e proiettandosi al futuro. Lo abbiamo fatto negli anni della crisi, con il terremoto, la crisi della banche e del lavoro: lo dicono le statistiche e gli istituti di ricerca e questi risultati sono frutto di una buona politica e di una buona amministrazione, che noi siamo stati capaci di fare. La comunità va fatta crescere con idee, progetti e lavoro di tanti uomini e donne – che noi abbiamo loro no -la città va fatta crescere con buona amministrazione e buona politica, che noi sappiamo fare e loro no. Non basta aver amministrato una cittadina che ha meno abitanti di Pontelagoscuro per definirsi capace di guidare Ferrara. Noi siamo qui per fare di più, insieme, per la nostra Ferrara nei prossimi 10 anni”, ha quindi concluso Modonesi.

La prossima settimana il tema centrale delle attività della campagna elettorale sarà il “Vivere bene”, con focus sulla sanità, la salute, l’infanzia, la casa, lo sport, l’ambiente e i diritti.

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