di Serena Vezzani
Cento. Si è discusso mercoledì, in consiglio comunale, del nuovo regolamento per la disciplina della tariffa rifiuti della società Clara, d’ambito di Atesir, e della presa d’atto del piano economico/finanziario della Tari 2019 e correlati listini tariffari.
Una delibera che è stata portata in consiglio comunale dopo l’assemblea dei soci di Clara, durante la quale il Comune di Cento, in una posizione concordata con il Comune di Terre del Reno, Poggio Renatico e Bondeno, ha mediato per ottenere un piano economico finanziario che non prevedesse aumenti tariffari.
Una posizione motivata e rafforzata anche dalla richiesta a Clara di “portare evidenze di razionalizzazione” spiega il vicesindaco Maccaferri, “sia ai servizi che alla struttura aziendale nella sua interezza, nella prospettiva di un miglioramento economico patrimoniale finanziare nella sua totalità”.
Il piano economico è stato dunque modificato, e “rimane invariato rispetto all’anno scorso, computando 7, 734 milioni” assicura il sindaco Toselli, “dal Comune di Cento non verrà applicato nessun deposito cauzionale come previsto inizialmente e verranno introdotte due novità: la riduzione del carico della tariffa per manifestazioni e la riduzione per i pubblici esercizi che mettono in atto comportamenti virtuosi”.
La decisione di non applicare il deposito cauzionale sarà inoltre “un messaggio politico forte, in quanto Clara non sta rispettando gli obiettivi iniziali prefissati con l’aumento delle tariffe”.
Forte indignazione dai banchi dell’opposizione, che contestano alla maggioranza di “non rispettare il consiglio comunale, andando soltanto quando si convoca l’assemblea dei soci a mediare sul regolamento di una società del Comune, e facendo scomparire l’importanza di Cento dalla cartina geografica” è il commento del consigliere Lodi (Pd). Polemica anche per quanto riguarda un emendamento non trasmesso formalmente dalla società.
Dopo una sospensione della seduta, i due punti all’ordine del giorno sono stati ritirati anche sulla base della dichiarazione del presidente del consiglio comunale Veronesi: “Il regolamento prevede un emendamento proposto dalla maggioranza non avanzato prima delle 24 ore dalla convocazione del consiglio, e per questo apre profili di illegittimità”.
Su richiesta del sindaco, dunque, sospesa la discussione e rimandata a data da definire la valutazione dei due punti all’ordine del giorno, nonostante il 31 marzo ci sia la scadenza dell’approvazione del piano triennale della società Clara: “State giocando contro una società importante, mettendola a rischio” è stato il commento del consigliere Lodi, “ma vi siete infilati voi in questa situazione senza uscita”.
Durante il corso della seduta, è stata infine approvata la verifica delle quantità di aree fabbricabili da destinare alla residenza alle attività produttive e terziarie che potranno essere cedute in proprietà o in diritto di superficie.
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