Nuovi lavori in vista per il monastero di Sant’Antonio in Polesine di Ferrara che si prepara per i cantieri di ristrutturazione, restauro e adeguamento strutturale del secondo chiostro che fungerà come luogo per accogliere turisti e pellegrini e permettere loro una sosta nella quiete dello storico edificio.
L’intervento è stato presentato dall’assessore Aldo Modonesi alla Giunta comunale nella seduta di martedì e verrà finanziato con i fondi del “Ducato Estense” per una spesa complessiva di 1,3 milioni di euro.
L’edificio storico, con accesso da via del Gambone, si sviluppa su una pianta approssimativamente trapezoidale per due piani fuori terra, di dimensioni complessive in pianta di circa 1.000 metri quadrati per piano; il chiostro è dotato di un porticato su due lati del piano terra.
Il chiostro, si trova al momento allo stato grezzo; negli anni ’90 del ‘900 (nell’ambito del Progetto Mura) ha subito diversi interventi strutturali: rifacimento delle coperture, rifacimento e consolidamento di alcuni solai, realizzazione della scala in cemento armato e predisposizione di un ascensore sempre in cemento armato., che hanno portato alla protezione dell’edificio, ma non alla sua utilizzazione.
Gli interventi previsti nel presente progetto riguardano solo alcune zone del chiostro: si tratta prevalentemente di interventi di consolidamento murario sia al piano terra che al primo piano, e di potenziamento del solaio situato sopra la sala lettura, in previsione di maggiori carichi.
Si intende inoltre restaurare il porticato con l’annesso chiostro e al primo piano si prevede il consolidamento murario con cordoli in cemento armato e doppio tavolato sul solaio e una ridistribuzione degli spazi funzionali. Infine si realizzeranno le conseguenti opere di finitura e gli impianti.
L’intervento intende portare alla funzionalità parte del chiostro, per fornire l’accoglienza dei pellegrini e dei turisti che sempre più spesso richiedono, oltre alla visita ai luoghi sacri nel monastero di Sant’Antonio in Polesine, di poter disporre anche di un ambiente in cui fermarsi per consumare insieme un pasto frugale a cui loro stessi provvedono e un luogo dove poter pernottare prima di ripartire per il pellegrinaggio. II chiostro permette di soddisfare queste esigenze, mantenendo un’accoglienza che osservi lo stile monastico, che richiede silenzio, raccoglimento, preghiera.
Al piano terra si prevede di collocare la portineria del complesso, la sala lettura, la scala per l’accesso al primo piano e l’elevatore, l’alloggio della famiglia del custode, e una sala messa a disposizione di ospiti o pellegrini che qui avranno necessità di sostare per consumare uno spuntino: troveranno un ambiente adibito alle colazioni e un locale che potrà consentire di scaldare velocemente una bevanda, un alimento semplice, messo a disposizione dal monastero, con una piccola dispensa, oltre ai servizi igienici.
Al primo piano al momento verranno ultimati la scala e l’ascensore di accesso e le 5 celle dell’ala ovest del secondo chiostro.
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