Spal
19 Marzo 2019
L'ex attaccante, con un passato da giocatore a Ferrara e da vice allenatore sulla panchina del Frosinone, ha poi aggiunto: "I biancazzurri si salveranno assolutamente"

Spal, Mezzini crede negli uomini di Semplici: “Gruppo forte e consapevole”

di Redazione | 4 min

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L’ex bomber biancazzurro Massimo Mezzini oggi

di Davide Soattin

Il suo nome è entrato nella leggenda biancazzurra a suon di gol. Quei gol che permisero alla mitica Spal allenata da GB Fabbri di compiere la cavalcata dalla C2 alla B in due campionati a dir poco entusiasmanti per la gioia del popolo spallino. Ma non solo.

Oggi, dopo una carriera da bomber di tutto rispetto, Massimo Mezzini è allenatore in seconda di Pasquale Marino allo Spezia, nelle stesse vesti che ricopriva durante la stagione 2016/2017 sulla panchina di quel Frosinone che si giocò la promozione in A con la Spal fino all’ultima giornata.

A distanza di tre anni da quel duello, raggiunto telefonicamente dalla redazione di Estense.com, l’ex centravanti biancazzurro ha fornito le sue sensazioni sul percorso della Spal, elogiando Semplici e l’intera rosa, in attesa del prossimo e più che mai decisivo scontro tra estensi e ciociari.

Max, come vede la Spal in questo momento della stagione?

“Risultati come quelli contro la Roma ti rilanciano alla grande. Quando si lotta per non retrocedere, l’entusiasmo è importante e determinante. La Spal merita la salvezza e il cammino che sta facendo lo dimostra. Nonostante anche le altre abbiano vinto, nei momenti in cui hanno subito una crisi di risultati, i biancazzurri li ho sempre visti bene perché hanno continuato a mettere in campo gli stessi principi. Senza organizzazione di gioco ben robusta e oleata non puoi salvarti, e di certo non è il caso della Spal”.

Il prossimo turno riserverà uno scontro diretto in piena regola. Che ambiente troveremo a Frosinone?

“Un ambiente che è sempre caldo, anche se magari ora sono leggermente depressi. Gli otto punti di distacco dalla zona salvezza non sono pochi. Credo la Spal sia abituata a questo genere di partite e a maggior ragione quest’anno ha giocatori di esperienza e personalità. L’importante sarà lavorare di testa. In partite come queste, gli obiettivi primari sono avere la giusta dose di concentrazione e affrontare l’avversario con lo spirito giusto e l’atteggiamento necessario. Non penso che sotto questo aspetto la Spal possa sbagliare”.

Se lo aspettava che Semplici raggiungesse questi risultati straordinari in così pochi anni?

“Quando lo incontrammo in Serie B, mi ricordo che notai subito una squadra ben organizzata. Quella volta che vennero a Frosinone e persero, lo fecero per via di alcuni episodi che girarono a nostro favore. Ma loro giocarono bene e ci feci caso. Era una formazione che mi piaceva perché ha sempre avuto equilibrio, ma dire che da lì fosse andata in A subito non lo pensai minimamente. Semplici è un allenatore di categoria e la sua capacità è gestire bene i momenti delicati e di calo fisiologico che hanno tutte le squadre. Lui e il suo staff sono consapevoli di lavorare bene e di conseguenza i risultati prima o poi arrivano”.

Negli occhi ancora quell’ovazione che il Mazza le riservò prima di Spal-Frosinone in Serie B. Quanto è rimasta Ferrara nel suo cuore?

“Quegli anni sono qualcosa di unico, frutto di situazioni che si vengono a creare in momenti particolari. In quel periodo, il calcio era ancora della gente. Ricordo il grande entusiasmo che ogni domenica riempiva il Mazza di oltre 20.000 persone, impensabile con i restringimenti di oggi. Compimmo davvero una grande impresa e lo facemmo grazie a un gruppo buono. Prima di questi quattro anni trionfali, gli ultimi campionati della Spal li vincemmo noi. Quello che posso augurare ai ragazzi di Semplici, protagonisti della grande cavalcata fino alla A, è di continuare a mantenere i rapporti come facciamo noi. Ancora oggi organizziamo delle cene in cui ci ritroviamo e ricordiamo quelle stagioni”.

A proposito di spallini che hanno fatto la storia. Luca Mora come sta?

“L’anno scorso ha faticato quando è arrivato, mentre ora, da quando è salito in pianta stabile, va alla grande ed è difficile sostituirlo. Stiamo parlando di un giocatore di notevole intelligenza tattica e umana, come lo è stato Giani che ora è alla Feralpisalò. Un ragazzo che sa vivere lo spogliatoio, un giocatore importante in grado di fornire i giusti stimoli a tutti i compagni. Davvero un piacere conoscerli entrambi, persone di assoluto affidamento”.

Siamo alle battute finali. Secondo lei, la Spal si salverà?

“Assolutamente sì. Quello biancazzurro è un gruppo veramente forte e consapevole. Si tocchino tutti a Ferrara, ma sarà così. Nonostante l’obiettivo non sia facile, non sono mai stati nella zona rossa e sanno che tutto dipende da loro. E questo è davvero tanta roba. Forza Spal sempre”.

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