Cento. Ben 4,8 milioni di euro arriveranno a Cento per il secondo stralcio degli interventi strutturali per la sicurezza idraulica dell’area. Nel novembre scorso il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio ha firmato il decreto che finanzia i programmi finalizzati a fronteggiare il fenomeno della subsidenza proposti dalle Regioni Emilia Romagna e Veneto. A disposizione sono 26 milioni di euro, dei quali 15.560.000 sono stati assegnati all’Emilia Romagna: 6.310.000 euro alla provincia di Ferrara. La gran parte, ovvero 4,8 milioni, sono destinati appunto a Cento.
Un importantissimo risultato presentato martedì 19 febbraio nel corso dell’incontro fra il sindaco Fabrizio Toselli, il Consorzio di Bonifica della Pianura di Ferrara e il locale Comitato allagati.
«Dopo la precedente riunione di un mese e mezzo fa – ha riferito il primo cittadino -, possiamo finalmente discutere di questo traguardo rilevantissimo per il nostro territorio, frutto dell’impegno di tutte le componenti coinvolte nella difesa dal fenomeno degli allagamenti. Dopo il primo stralcio delle opere di messa in sicurezza idraulica, di cui si possono apprezzare già i benefici, inizia ora un nuovo percorso, che vogliamo sia partecipato, per l’impiego di queste risorse. Da maggio quindi si susseguiranno gli incontri del tavolo tecnico che vedrà la partecipazione, oltre che del Comune, del Consorzio di Bonifica, di Hera e del Comitato allagati».
Un percorso che non parte da zero. «Abbiamo molto lavorato a questa soluzione – ha spiegato il presidente Franco Dalle Vacche – e, prevedendo l’arrivo di queste ingenti somme, già da novembre ci siamo mossi, provvedendo alle delibere di incarico relative alla progettazione. Ciò guardando a un traguardo: arrivare alla gara d’appalto nel febbraio 2020. D’altra parte le risorse saranno disponibili a partire dal 2021, modulate sul triennio. Ci siamo dunque attivati per farci trovare pronti attuando rilievi e analisi finalizzate alla progettazione».
La road map è stata delineata una road map dal neo direttore del Consorzio Mauro Monti. «Il principio fondante di tutta la progettazione sarà intercettare le acque da monte, attraverso zone di accumulo, per poi farle defluire – ha illustrato -. Numerosi saranno gli approfondimenti per definire le soluzioni tecniche migliori nell’ambito del progetto complessivo. Un pacchetto che comprenderà sicuramente la realizzazione di aree esondabili a monte dell’Argine Traversante e un bypass del Canalazzo nei pressi di via Rigone: ipotesi progettuali che ovviamente dovranno tenere conto anche delle nuove infrastrutture, quali il terzo pronte già inserito nel Prit».
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