Cento. Uno non conosce il territorio che l’amministra, l’altro se n’è dimenticato per anni. Diego Contri, consigliere del Gruppo misto, dopo aver lanciato la proposta di un referendum per spingere Cento verso Bologna, replica a Toselli e Tagliani.
Quanto al sindaco, secondo Contri “è più corretto affermare che Toselli è stato Centese solo il periodo elettorale, ora è cittadino di Burana e dimostra di non conoscere ancora bene il nostro territorio, infatti la frase “Cento provincia del Guercino” e che rimaniamo un’isola felice e solitaria è vecchia di 30 anni”.
Lo studio del Censis voluto dal Lions Club di Cento 3 anni fa, mette in evidenza come in questi decenni il tessuto economico e di conseguenza sociale centese si sia modificato in peggio. “E’ il Censis che dice: o si fa sistema con realtà trainanti o si muore. Chi ha una attività sa bene come San Giovanni, Sant’Agata, Pieve di Cento e Castello D’Argile siano cresciute in questo periodo mentre il lato ferrarese per capirci quello dove Toselli era sindaco è sprofondato nel baratro”.
E oggi Contri non ha remore a dire che ritiene più importante il passante Nord di Bologna che la Cispadana, “ed è lo stesso Toselli che si contraddice dicendo che sta studiando il 3° ponte (progetto che ha circa 15 anni) perché è sotto gli occhi di tutti che l’economia viaggia verso Bologna, quindi anche il sindaco capisce che bisogna andare in quella direzione”.
A Tagliani invece Contri risponde dicendo che “finalmente si ricorda di noi e poi lo vorrei tranquillizzare sul fatto che non cerco visibilità, non faccio il politico di professione. Mi permetto però di fargli notare che sono anni che Ferrara guarda a Comacchio e ai Lidi dimenticandosi di chi gli fornisce l’ossigeno per vivere. Sono io che chiedo al Presidente perché in questi anni dove Ferrara ha avuto finanziamenti a pioggia per mostre e manifestazioni, non ha offerto qualche opportunità a noi centesi? Mi dica il Presidente Tagliani tre cose importanti che ha fatto per Cento negli ultimi 10 anni?” (in realtà Tagliani è presidente della Provincia solo da 4, ndr).
Quanto alla proposta di referendum, Contri spera che “la discussione non si fermi a capire se costa più o meno l’assicurazione dell’auto e se tifiamo Spal o Bologna ma il livello si alzi e si analizzino quali sono i vantaggi a livello economico e sociale nel passare da una provincia ingessata ad una area metropolitana moderna e dinamica. Ricordo che le aree metropolitane ricevono copiosi finanziamenti dalla comunità economica europea, soldi che ben investiti offrirebbe vantaggi per il nostro territorio”.
“Io chiedo un referendum – conclude -, lasciamo che siano i centesi a decidere, oppure vogliamo decidere nelle segrete stanze per tutelare interessi personali? Bocciare il referendum solo per una questione di costi è veramente ridicolo, si sono spesi soldi, sia in passato che oggi, per vezzi e capricci, possibile che non ci siano risorse per offrire la più alta forma di democrazia ai centesi?”.
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