Poggio Renatico
18 Maggio 2018
Appostamenti sul luogo di lavoro e sotto casa dei genitori della vittima: lo stalker finisce ai domiciliari

Si rifugia nella casa protetta ma l’ex continua a perseguitarla

di Redazione | 2 min

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Poggio Renatico. Aveva trovato rifugio in una casa protetta, ma il trasloco in un luogo sicuro non è bastato a darle un po’ di pace e a sfuggire dalle grinfie del suo persecutore. Il suo ex continuava infatti a perseguitarla con degli appostamenti sul luogo di lavoro e sotto l’abitazione dei genitori della vittima, che hanno reso la sua vita e quella dei familiari un vero e proprio inferno.

Lo stalker – A.A., un 33enne di nazionalità albanese ma domiciliato a Poggio Renatico – è finito agli arresti domiciliari per atti persecutori nei confronti della sua ex compagna, coetanea moldava, attualmente domiciliata presso una struttura protetta.

L’uomo, pregiudicato, ha violato più volte la misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna, con diverse imboscate sul posto di lavoro e sotto la casa dei genitori della vittima.

La misura cautelare era stata applicata lo scorso febbraio, ma non è bastata a fermare il 33enne che negli ultimi tre mesi ha continuato imperterrito la sua condotta persecutoria nei confronti dell’ex compagna. Tanto che il gip del tribunale di Bologna ha emesso un nuovo provvedimento restrittivo, questa volta un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, eseguita dai carabinieri della Stazione di Poggio Renatico.

Il persecutore, arrestato giovedì mattina, è stato quindi condotto ai domiciliari, con la speranza che non scappi di casa per raggiungere i luoghi frequentati dalla vittima, che fino ad ora ha trovato un po’ di quiete solo nella casa protetta, il cui indirizzo è per ovvi motivi segreto per tutelare le ospiti che tentano di scappare dai loro oppressori.

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