Cronaca
16 Maggio 2018
Il 21enne fermato al liceo Ariosto è stato arrestato a Bologna. Aveva anche tentato di fuggire dall'Italia

Il pusher della scuola finisce in carcere

di Redazione | 2 min

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È stato arrestato (di nuovo) lo spacciatore degli studenti che prediligeva appostarsi nei pressi del liceo Ariosto per vendere la marijuana ai giovani dopo la fine delle lezioni. Finisce per la seconda volta in manette Sanyang Abubacar, nato in Gambia nel 1997 e domiciliato a Ferrara, già tratto in arresto lo scorso 28 febbraio mentre cedeva della marijuana a una ragazzina appena maggiore nel vialetto tra la scuola ed il parcheggio Diamanti.

Sono passati meno di tre mesi dall’operazione della Squadra Mobile di Ferrara. Da allora, non solo il giovane pusher non ha cambiato business, ma ha allargato il proprio mercato sulla piazza bolognese. Ed è stato proprio alla Montagnola – i giardini nei pressi della stazione falsinea, notissimi per i quotidiani episodi di spaccio – che il 21enne è stato arrestato lo scorso 13 maggio dalla polizia di Stato di Bologna.

Erano le 8 del mattino quando le volanti, durante un controllo mirato alle zone più critiche di Bologna, hanno notato Abubacar su una panchina in compagnia di un connazionale in atteggiamenti sospetti. Alla vista della pattuglia, i due hanno cercato di allontanarsi ma sono stati fermati e controllati.

I poliziotti hanno notato a terra, non lontano da loro, un sacchetto di marijuana di circa 8 grammi e ai piedi della panchina avevano lasciato cartine e tabacco sfuso. Per questo entrambi sono stati sanzionati  amministrativamente alla prefettura come assuntori di stupefacente. Al termine del controllo, gli agenti hanno rilevato che il 21enne aveva in carico una misura cautelare da parte della procura di Ferrara per l’episodio del 28 febbraio.

A quel tempo, lo ricordiamo, il giovane era stato fermato dalla polizia dopo aver passato 7 grammi di marijuana a una ragazza appena maggiorenne. Durante la perquisizione personale era stato trovato in possesso di altri 7,5 grammi di marijuana e 75 euro. Un episodio aggravato dalla prossimità di un istituto scolastico, scelto proprio come fonte di frequenti contatti con vari studenti.

L’arrestato – con precedenti specifici e permesso di soggiorno scaduto a novembre 2017 – era finito agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo, a seguito del quale era stato sanzionato con l’obbligo di dimora (ovvero il divieto di lasciare il Comune di Ferrara). Che ha subito violato, facendosi scoprire a Chiasso, al confine con la Svizzera, dove probabilmente voleva rifugiarsi per fuggire dall’Italia.

Dopo questo ennesimo episodio, il pubblico ministero Cavallari aveva richiesto e ottenuto dal gip la misura cautelare in carcere che è stata eseguita il 13 maggio, quando il pusher è stato fermato e controllato da una volante della polizia a Bologna e, come visto, anche in questo caso trovato in possesso di marijuana.

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