Cronaca
24 Aprile 2024
Il pm Alberto Savino aveva incaricato due consulenti per sapere se ci fosse stata colpa medica

Due infarti dopo la colonscopia, le perizie ‘scagionano’ l’anestesista

di Redazione | 1 min

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Due pazienti operati nello stesso giorno dalla stessa professionista accusano un infarto. Entrambi, era il 19 maggio del 2023, vengono ricoverati nell’ospedale del Delta di Lagosanto per farsi sottoporre a un intervento di colonscopia. Poco dopo accusano entrambi un arresto cardiaco, rimasto senza conseguenze grazie al pronto intervento del personale medico e infermieristico.

Ma quella coincidenza non passa inosservata e in procura si apre un fascicolo a carico della anestesista per lesioni colpose. Il malore che avevano accusato i due pazienti – il primo di 50 anni e il secondo di 42 – viene ricondotto a una forma di intolleranza verso il sedativo utilizzato nella fase pre-intervento. Ma dall’anamnesi non risultavano elementi pregiudizievoli o allergie specifiche.

Per far luce sulla questione il pm titolare dell’inchiesta, Alberto Savino, incarica due consulenti, il medico legale Guido Viel e il cardiologo Francesco Tona, entrambi dell’Università di Padova. In questi giorni sono state depositate le loro perizie, che sembrano escludere la correlazione tra una corretta anamnesi e gli eventi occorsi ai pazienti.

A questo punto l’indagine potrebbe avviarsi verso l’archiviazione, contro la quale gli avvocati delle persone offese potrebbero eventualmente proporre opposizione.

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