Politica
10 Aprile 2018
Proposta la candidatura, ma il legale dei casi Aldrovandi e Cucchi rifiuta

Il Pd vorrebbe l’avvocato Anselmo sindaco

di Marco Zavagli | 2 min

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Il Pd di Ferrara ha chiesto all’avvocato Fabio Anselmo di essere il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra alle prossime elezioni comunali del 2019. Una proposta ufficiosa, fatta con la maggiore circospezione possibile, ma che ha già ricevuto il “gran rifiuto”.

Da quanto apprende Estense.com alcuni esponenti dei dem si sono fatti carico di avvicinare il legale, conosciuto in tutta Italia per le battaglie sul reato di tortura e per aver seguito i processi più noti di ‘vittime dello Stato’, come i casi Aldrovandi, Cucchi, Uva, Bifolco.

La mossa arriva probabilmente da una riflessione interna al Pd alla luce dell’eclatante sconfitta del 4 marzo. I numeri, anche in chiave locale, hanno capovolto le forze politiche in campo e in Via Frizzi si è fatta strada la consapevolezza che se il partito non guarda all’esterno, cercando di captare figure e sensibilità provenienti dalla società civile, è destinato a perdere anche Ferrara.

Purtroppo per i democratici, Anselmo non sembra interessato a guidare la coalizione che verrà. Probabile però che il Pd non rinunci a reclutare altri nomi simili con la speranza di allargare il proprio indice di gradimento.

Un candidato esterno farebbe anche perdere ogni velleità ad Aldo Modonesi e Massimo Maisto, fino ad oggi i due candidati in pole position per succedere a Tagliani. Su questo fronte si registrano sirene romane per il vicesindaco. L’Arci nazionale, approssimandosi il congresso, lo starebbe corteggiando in vista del prossimo rinnovo delle cariche.

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