Codigoro
21 Marzo 2018
"Il mio primo vero bilancio, lavoriamo per garantire una svolta", per Cinti Luciani si tratta di "viltà e disonestà intellettuale"

L’anno zero di Zanardi: “Finalmente slegati dalla rotta precedente”. L’ex sindaco: “Ignavia”

di Redazione | 3 min

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Alice Zanardi con Rita Cinti Luciani nel 2011

di Giuseppe Malatesta

Codigoro. Per il sindaco Alice Zanardi l’emancipazione dalla precedente amministrazione – di cui ha fatto parte dal 2006 come assessore e poi vicesindaco – è compiuta. “Finalmente” compiuta, citando una lunga riflessione affidata al suo profilo social, in cui riporta la sua visione amministrativa, ripercorre gli obiettivi della programmazione per i prossimi tre anni, le scelte di intervento e la destinazione delle risorse del bilancio appena approvato con il voto positivo della sola maggioranza.

“In questo anno e mezzo di mandato – scrive Zanardi – ho ‘messo il naso’ ovunque, preso in mano la situazione e indagato esigenze, problematiche e priorità della comunità. Ritengo che questo sia il nostro (mio e della mia maggioranza) primo vero bilancio, dopo quello che potrei definire una sorta di ‘anno zero’ nel quale abbiamo avuto l’opportunità di dimostrare la linea che intendiamo percorrere, e in cui finalmente ci siamo slegati dalla rotta della precedente amministrazione”.

E come esempio principale, Zanardi riporta l’eliminazione della ‘Cittadella dello sport’ dai progetti da attuare: “La nostra priorità non poteva essere risanare un immobile con fondi spropositati, con una piscina comunale e un campo sportivo che versavano in condizioni drammatiche e richiedevano cospicui investimenti per essere sistemati a dovere”.

Passando in rassegna la programmazione futura, con capisaldi il welfare e l’istruzione, Zanardi non dimentica la promessa di creare occupazione – rivendicando il lavoro fatto insieme alla Regione per agevolare l’insediamento della ‘nuova Falco’ (Kastamonu) e la prospettiva di oltre 300 nuovi posti di lavoro entro il 2020 – e l’impegno per favorire una “ascesa turistica” del territorio. “Il lavoro che stiamo facendo è grande e impegnativo, ma la nostra priorità è quella di sfruttare tutte le risorse a nostra disposizione per garantire ai cittadini del Comune una grande svolta”.

Parole che suonano come una liberazione dagli spettri del passato, e dall’eredità di legislature di cui sì Zanardi faceva parte da un decennio, ma evidentemente in panni più stretti di quanto si potesse immaginare – e di quanto lasciassero solo intuire nei mesi scorsi gli umori gelidi tra Zanardi, l’ex sindaco Rita Cinti Luciani e Marco Finotti, vicesindaco estromesso di Zanardi e collega di giunta sotto Cinti Luciani, ma soprattutto assessore al ‘vecchio’ bilancio, quello del 2017 che Zanardi avverte oggi come ‘non suo’.

Neanche troppo sibillino il messaggio di Rita Cinti Luciani, che sul proprio profilo Facebook – pur senza riferimenti diretti – si affida a Dante Alighieri per tracciare il quadro. “Le persone si distinguono dalle azioni che compiono oltre che dalle cose che dicono. Per alcune – scrive – la viltà e la disonestà intellettuale sono così grandi che pur di mantenere ciò che hanno raggiunto, non certo per merito, riescono a dissociarsi da loro stessi e dalle scelte compiute. Il tempo è galantuomo, Dante definirebbe costoro Ignavi”.

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