Attualità
14 Marzo 2018
Visita guidata al campo coltivato dai detenuti in via Arginone. Reclusi e soci di viale K spiegheranno il progetto

Galeorto, l’orto del carcere apre a Interno Verde

di Redazione | 2 min

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L’orto più segreto di Ferrara, quello coltivato dai detenuti che abitano il carcere dell’Arginone, aprirà eccezionalmente le porte al pubblico di Interno Verde. Il festival dedicato ai giardini più suggestivi e curiosi della città – che quest’anno si terrà sabato 12 e domenica 13 maggio – inaugura la terza edizione con un evento decisamente inusuale, organizzato in collaborazione con la casa circondariale e la polizia penitenziaria.

Una visita guidata che, nella mattina di venerdì 11 maggio, permetterà ai ferraresi di scoprire la natura che cresce all’ombra delle torrette di guardia e del filo spinato, curata e coltivata grazie a un progetto educativo di notevole impatto e significato, intitolato ironicamente Galeorto, coordinato dall’associazione Viale K.

«Interno Verde già dalla prima edizione ha cercato di favorire, attraverso la meraviglia suscitata dal giardino, lo sviluppo di una socialità spontanea e vicina, in un’atmosfera inclusiva, di scambio e condivisione», raccontano i soci de Ilturco, l’associazione che ha ideato Interno Verde. Questa intenzione si è esprime tanto nell’organizzazione della manifestazione, che certifica per le persone disabili l’accessibilità degli oltre 60 giardini a disposizione dei visitatori, quanto nella selezione dei luoghi da coinvolgere, tra i quali già l’anno scorso spiccava la presenza della Residenza Santa Chiara, uno dei luoghi più delicati di Ferrara per la fragilità degli utenti a cui presta le proprie cure.

«In un momento in cui purtroppo le carceri italiane vengono citate dai mass media soprattutto per le criticità di cui si fanno carico, l’apertura straordinaria dell’orto di via Arginone crediamo rappresenti non solo un’importante occasione formativa per le persone che avranno occasione di partecipare – tanto per i detenuti quanto per i visitatori accolti – ma anche un importante segnale per la comunità».

La visita al GaleOrto – disponibile solo su prenotazione, per un gruppo di massimo 30 persone – si terrà venerdì 11 maggio alle 10. All’interno della struttura i soci di Viale K, assieme ad alcuni detenuti impegnati volontariamente nella coltivazione di frutta e verdura, spiegheranno la nascita e lo sviluppo del progetto – che comprende sia un campo dedicato alla produzione per il consumo interno, dove crescono diverse varietà vegetali, sia un campo di sole zucche violine, la cui eccedenza è destinata alla vendita.

Per partecipare è necessario essere maggiorenni, non avere familiari detenuti, non avere carichi penali pendenti. La prenotazione deve essere inviata tramite mail entro domenica 15 aprile all’indirizzo info@internoverde.it, allegando la scansione del proprio documento di identità. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi all’associazione Ilturco – la cui sede si trova in via del Turco 39, aperta dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 19 – o telefonare al coordinamento di Interno Verde: 3391524410.

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