Dal voto alle urne alle dimissioni sul tavolo. Dopo la cocente sconfitta del Pd alle elezioni, le prime dimissioni dalla segreteria provinciale del Pd di Ferrara vengono da Eric Zaghini, sindaco di Berra e segretario economico della direzione locale.

“Stamattina ho rassegnato le dimissioni da componente della segreteria provinciale del Pd” scrive sui social Zaghini, a cui era stata affidata la delega dello sviluppo economico, dando l’annuncio direttamente sulla sua pagina Facebook.

La motivazione è chiara: “Ritengo che l’analisi della sconfitta di domenica, con le implicazioni che ne conseguono – scrive il sindaco berrese – non possa e non debba limitarsi alla sfera nazionale, ma debba estendersi a quella regionale e locale”.

Una scelta importante da parte di un renziano della prima ora che ha seguito il segno tracciato dal segretario nazionale Matteo Renzi. Un segnale che Zaghini vuole lanciare agli altri componenti della segretaria ferrarese.

Una richiesta di rinnovamento giunta anche da Luigi Marattin che, a due giorni dal risultato della tornata elettorale, ha chiesto le dimissioni di Calvano e Vitellio. Il consigliere economico di palazzo Chigi sollecita – in analogia con quanto fatto dal segretario nazionale – i segretari regionale e provinciale “di fare un passo indietro e aprire la fase congressuale”. Questo “bisogno di una netta discontinuità” è stato accolto per primo da Zaghini, bocche cucite per gli altri.