Avrebbe inviato col suo telefono una decina di messaggi offensivi e minatori a una dottoressa dell'ospedale Sant'Anna di Cona, gettandola in uno stato di ansia e preoccupazione, poiché - secondo lui - colpevole di aver diffuso ad altre persone alcune delicate notizie relative al suo stato di salute
Tre bulli lo avrebbero 'preso di mira' quotidianamente, costringendolo a vivere con agitazione, ansia e paura le ore di lezione sui banchi di scuola, arrivando anche a mettergli le mani addosso fino a mandarlo all'ospedale con l'ambulanza
Si attende la fissazione dell'udienza preliminare del processo per l'incidente mortale in cui perse la vita Miz Mohamed Fawzy Abdou, operaio edile 36enne di nazionalità egiziana, impegnato in un cantiere per la ristrutturazione col Superbonus 110% di un palazzo in via Borgo Punta, al civico 187
Due pazienti operati nello stesso giorno dalla stessa professionista accusano un infarto. Entrambi, era il 19 maggio del 2023, vengono ricoverati nell'ospedale del Delta di Lagosanto per farsi sottoporre a un intervento di colonscopia. Poco dopo accusano entrambi un arresto cardiaco
Si è presentato a casa della ex compagna armato di mazzetta da muratore, falce, scalpello e cesoia, molto probabilmente perché non aveva accettato la fine della loro relazione
Ci sono verità che per venire a galla richiedono forza e determinazione, oltre a gesti simbolici. Ed è quello che ha voluto mettere in campo anche a Ferrara Amnesty International per chiedere giustizia per Giulio Regeni, il giovane ricercatore seqeustrato, torturato e ucciso in Egitto esattamente due anni fa.
Un triste anniversario che è stato ricordato con un presidio e una fiaccolata, ieri sera in piazza Municipale, accompagnati da una raccolta firme per una petizione (sottoscrivibile anche online sul sitio di Amnesty) per chiedere che le autorità egiziane rivelino i nomi di chi ha ordinato, di chi ha eseguito, di chi ha coperto e ancora copre l’omicidio del ricercatore italiano.
Una cinquantina di persone ha risposto in piazza Municipale all’appello di Amnesty presentandosi al banchetto per le firme, proprio sotto lo scalone del Municipio sul quale campeggiava lo striscione “Verità per Giulio Regeni”. Fra le persone presenti anche il sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, e il vice sindaco Massimo Maisto, in rappresentanza del Comune che da canto suo ha aderito all’iniziativa che si è svolta in contemporanea in molte città italiane.
Esattamente alle ore 19.41, l’ora in cui Giulio Regeni ha inviato il suo ultimo messaggio prima di sparire il 25 gennaio di due anni fa, si sono acceso le fiaccole per un minuto di raccoglimento in sua memoria.
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