Economia e Lavoro
1 Dicembre 2017
Federmanager: "Ingegno e creatività protagonisti della quarta rivoluzione industriale"

Aperte le candidature per innovation manager

di Redazione | 4 min

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Prosegue il percorso di informazione di Federmanager Ferrara – l’associazione dei manager, dirigenti, quadri e alte professionalità di Ferrara e Provincia – sugli strumenti a disposizione delle aziende e dei manager per perseguire gli obiettivi di innovazione innescati dal Piano nazionale Industry 4.0, ora Impresa 4.0.

L’appuntamento del ciclo dedicato alla conduzione d’impresa “Aperitivo con il manager” di mercoledì 29 novembre è stato infatti dedicato a un approfondimento sul Patent box, regime fiscale agevolato che ha lo scopo di dare valore ai beni immateriali.

“L’agevolazione consiste nella riduzione fino al 50% delle aliquote Ires e Irap su redditi derivanti dall’utilizzo della proprietà intellettuale – spiega Giorgio Merlante, presidente Federmanager Ferrara – e ha diversi obiettivi: rendere il mercato italiano maggiormente attrattivo per gli investimenti nazionali ed esteri di lungo termine, incentivare la collocazione in Italia dei beni immateriali attualmente detenuti all’estero da imprese italiane o estere e al contempo incentivare il mantenimento dei beni immateriali in Italia, evitandone la ricollocazione all’estero, infine favorire l’investimento in attività di Ricerca e Sviluppo”.

Si tratta di uno degli strumenti più interessanti a disposizione dell’innovation manager, una delle figure manageriali maggiormente ricercate sul mercato del lavoro che Federmanager sta promuovendo a livello nazionale grazie a una certificazione dedicata. Anche la sede di Ferrara sta valutando candidature per andare a costituire la task force di 300 manager che potranno collaborare al programma Digital Innovation Hub varato da Confindustria in accordo con il Ministero dello Sviluppo Economico.

Opere dell’ingegno, brevetti industriali, disegni e modelli, processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili. Sono i protagonisti e il sale del progresso e dell’innovazione tecnologica, quindi connessi con tutto un settore industriale che basa il suo successo sull’invenzione.

E circa 5.000 sono i brevetti presenti nel portafoglio di LyondellBasell, una delle più grandi aziende al mondo nel campo delle materie plastiche, della chimica e della raffinazione, la cui storia è solidamente legata al territorio ferrarese: nella città estense è infatti presente con attività produttive e con il Centro Ricerche Giulio Natta, che rappresenta un caso di eccellenza nel panorama industriale italiano collocandosi ai vertici più alti, a livello mondiale, per le innumerevoli scoperte e invenzioni che ha saputo ideare e industrializzare.

Di valorizzazione della proprietà intellettuale è stato quindi invitato a parlare Claudio Mingozzi, che a Ferrara ricopre la carica di Business Finance Manager di Ricerca e Sviluppo di LyondellBasell.

“E’ fondamentale capire i meccanismi di funzionamento del Patent-Box – ha spiegato Claudio Mingozzi – in quanto questo strumento dà alle Aziende la possibilità di avere sgravi fiscali quando si investe in Ricerca e Sviluppo e, contemporaneamente, permette di valorizzare il proprio patrimonio intellettuale. E considerando l’attuale contesto competitivo che viviamo oggi, diventa quasi necessario per le aziende, di qualsiasi dimensione, conoscerlo e cercare di applicarlo al proprio interno.”

Il regime si pone in continuità con i modelli progressivamente introdotti in altri Stati membri della Comunità Europea come Belgio, Francia, Gran Bretagna, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna. Possono esercitare l’opzione i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dal tipo di contabilità adottata e dal titolo giuridico in virtù del quale avviene l’utilizzo dei beni.

L’opzione deve essere esercitata nella dichiarazione dei redditi, è valida per cinque periodi di imposta, è irrevocabile e rinnovabile.

“Il Patent box non è l’unico strumento a disposizione di chi fa impresa – sottolinea Giorgio Merlante, presidente Federmanager Ferrara – ricordiamo anche le altre azioni previste dal Piano Impresa 4.0, tutte volte a promuovere innovazione e investimenti: Iper e Super Ammortamento, Nuova Sabatini, Fondo di Garanzia, Credito d’imposta R&S, Startup e PMI innovative. Argomenti che stiamo affrontando negli incontri che promuoviamo periodicamente sul territorio”.

“Aperitivo con il manager” ha il patrocinio di CDi Manager, società di scopo di Federmanager leader del temporary management e della ricerca e selezione di figure direzionali.

Innovation manager (manager per l’innovazione) è un professionista che deve assicurare la gestione delle attività di un’impresa inerenti processi di innovazione del business, in termini di processi organizzativi, prodotti/servizi e pensiero manageriale, stimolando la ricerca di soluzioni legate alla digital transformation e favorendo culturalmente l’introduzione e il consolidamento di idee innovative in azienda per lo sviluppo di un vantaggio competitivo sul mercato con la conseguente crescita del business. Secondo le stime di Federmanager servono 3mila manager dell’innovazione nelle imprese italiane entro il 2020. Federmanager sta formando nel biennio 2017-2018 un team di 300 tutor per accompagnare il trasferimento e la diffusione delle nuove competenze manageriali 4.0, lo sviluppo innovativo del tessuto industriale, il consolidamento delle startup innovative attraverso programmi di mentorship.

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