“Vergognosa risposta dell’assessore Ferri alle interpellanze effettuate dallo scrivente”. Non le manda a dire il consigliere comunale Francesco Rendine (Gol) dopo aver letto le dichiarazioni dell’assessore alle due interpellanze (qui e qui) con le quali chiedeva più di un chiarimento sul nuovo sistema di raccolta rifiuti con cassonetti a calotta e carta smeraldo e sulla tariffazione puntuale.

L’assessore Ferri cita al riguardo uno studio di fattibilità commissionato ad Atersir “presentato alla Commissione consiliare competente, dove non sono state sollevate particolari motivazioni ostative alla sua attuazione”, aggiungendo che “tutte le disposizioni legate alle modalità di calcolo della tariffa, alle riduzioni/esenzioni, alle modalità di smaltimento dei rifiuti, ecc. saranno riportate in uno specifico regolamento che dovrà essere approvato dal Consiglio comunale dopo che sono stati effettuati tutti i passaggi amministrativi previsti e quindi anche il passaggio in Commissione consiliare”.

“L’assessore – commenta Rendine – ancora una volta, non risponde, infatti rimanda alle decisioni del consiglio comunale per ciò che più interessa il cittadino ossia quali garanzie vengono fornite sulla riduzione delle tariffe. L’assessore afferma che è stato effettuato da una società uno studio di fattibilità per la raccolta puntuale. Tuttavia quello che Hera e amministrazione stanno proponendo non è una raccolta puntuale. Infatti fanno pagare ogni conferimento come se fosse 30 litri, per cui uno che ha rifiuti puzzolenti da un litro e li deve conferire ogni giorno paga 30 volte di più di chi riesce a conferisce i rifiuti 30 litri alla volta. La raccolta puntuale si fa solamente valutando il peso ed è questo che il consiglio comunale ha votato, non le frottole che racconta La Ferri. In consiglio non si è mai votato per adottare una carta smeraldo, e non è vero che sia necessaria questa carta per la raccolta differenziata, infatti nelle regioni del nord Europa si fa senza carta smeraldo”.

“Non vorrei – aggiunge poi Rendine – che l’assessore agendo in questo modo, nascosta da una presentazione “raccontata” da Hera in commissione consigliare, e mai avvalorata dal consiglio comunale, stesse compiendo un abuso d’ufficio, e al tempo stesso, visto che viene pagata profumatamente per dare risposte ai cittadini, risposte che non sta dando, sarebbe auspicabile fosse valutato dagli organi competenti l’eventuale esistenza dell’omissione d’atti d’ufficio e/o di quello dell’abuso”.