Ieri, 28 settembre, la Squadra Mobile di Ferrara ha tratto in arresto in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacente (cocaina) un giovane nigeriano, già tenuto d’occhio dai poliziotti poiché ritenuto attualmente uno degli spacciatori “al minuto” particolarmente attivo nella zona di corso Piave-via Ortigara, costituendo una sicura fonte di approvvigionamento da parte dei consumatori locali per affidabilità e qualità della sostanza fornita.
I giovane straniero, David Osemudiahmen, è finito in manette dopo una intensa attività info-investigativa della Prima, Seconda e Quarta Sezione della Squadra Mobile che ha consentito di inquadrarlo come uno dei “pusher” più attivi nella nota zona Gad nello spaccio di cocaina a clienti della piazza locale. Gli operatori della Polizia di Stato, dopo aver avuto precisi riscontri sull’attività di spaccio al minuto posta in essere dal nigeriano, sono riusciti a ottenere informazioni in base alle quali lo si è potuto localizzare in un appartamento del quartiere.
Ieri mattina, quindi, gli agenti si sono appostati nei pressi dell’abitazione e, una volta entrati con discrezione, sono riusciti a sorprendere il nigeriano nella sua stanza da letto che aveva ad uso esclusivo trovandolo in possesso di cocaina per oltre 10 grammi, già confezionata in 21 palline di nailon termosaldato già pronte per la cessione, copioso materiale per il confezionamento e un’ingente somma di denaro in contante.
David Osemudiahmen
David Osemudiahmen è stato quindi tratto in arresto e, al termine delle formalità di rito, su disposizione dell’autoritò giudiziaria è stato accompagnato presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza direttissima.
Il giovane nigeriano, incensurato e da poco residente all’interno dell’appartamento perquisito, può essere ritenuto ben inserito nella locale malavita nigeriana come pedina medio-alta nello spaccio di ingenti quantitativi di cocaina, rappresentando un vero e proprio punto di riferimento per i giovani spacciatori che utilizzano il sistema di contare sull’appoggio di vari connazionali che li proteggono durante le operazioni di cessione ai clienti locali. Infatti, gli spacciatori sono soliti tenere la droga confezionata in palline nella loro bocca e la estraggono solamente nel momento in cui il cliente paga la somma concordata. Contemporaneamente gli altri connazionali fiancheggiatori presidiano la zona, spesso in bicicletta, con la funzione di vedette per eludere i controlli delle forze di polizia.
Grazie alle numerose segnalazioni da parte dei cittadini residenti nella zona e grazie al prezioso supporto fornito dal sistema di video sorveglianza installato presso lo stadio “Paolo Mazza”, gli uomini ndella Questura hanno potuto raccogliere preziose informazioni che hanno consentito di portare a termine l’operazione.
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