“Ciao Denis, Come va? Ieri ho conosciuto quasi tutti coloro che guarderanno e studieranno ogni parte di te rimasta per scrivere quella verità offuscata per 28 anni”. Il giorno dopo la decisione del gip del tribunale di Castrovillari, in Calabria, che ha disposto una nuova autopsia sul corpo di Denis Bergamini, è la sorella del calciatore, Donata a sfogarsi sul suo profilo Facebook.
In un lungo post, la sorella di Denis, parla idealmente con il fratello della svolta che hanno avuto le indagini, grazie in particolare alla perseveranza della famiglia, che ho lottato contro verità precostituite per quasi 30 anni.
“28 anni di viaggi dall’Emilia alla Calabria, 28 anni di battaglia, 28 anni di ferie rinunciate – prosegue la sorella – per utilizzare ogni risorsa economica per una giustizia negata, è vero che sono tua sorella, ma anche per un amico/a se fosse stato necessario mi sarei privata per una volta di un pezzo di pane per contribuire alla ricerca della verità se mi fosse stato chiesto, così come tanti hanno fatto e avrebbero fatto, ma non tutti siamo uguali! Ricordi Denis che ti dicevo? Hai sentito ieri perchè tu eri li con me”.
Donata continua a rivolgersi idealmente al fratello perduto: “Sai che ti dico Dè ora con il nostro legale Fabio Anselmo in prima linea, pretendiamo che ogni cosa venga analizzata come si deve, basta con le incertezze, questi 28 anni massacranti non sono stati sufficienti per chiudermi la bocca, bastava poco per farmi tacere ….. scrivere la vera verità”.
L’intervento parla poi di chi ha messo la firma sulla riapertura del cold case: “Ehi Denis per la prima volta in un aula di giustizia ho sentito parlare il pm Facciolla, un pm alla ricerca della vera verità come altri avrebbero dovuto fare. Denis stai tranquillo perché con l’avvocato Fabio Anselmo non ci sarà fine senza verità. Hanno ucciso te ma non chiuderanno la bocca a me. Ciao Dè”.
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