(Immagine d’archivio)

Si era presentata martedì all’ospedale di Cona per una grave emorragia dovuta a un aborto, ma solo ieri pomeriggio ha confessato di aver riposto il piccolo in freezer.

La tragedia si è consumata a Migliarino in un’abitazione non molto distante dal centro del paese, in via Travaglio, dove in base alle indicazioni della donna, una 40enne italiana, è stato effettivamente ritrovato il corpicino di un neonato di sei mesi di circa tre chili. Le cause della morte sono ancora misteriose e solo l’autopsia potrà stabilire se il piccino sia nato morto o vivo.

L’episodio è avvenuto martedì scorso quando la 40enne si è presentata a Cona per un’emorragia per la quale poteva rischiare la vita. E’ stata sedata dai medici, ma nel frattempo è scattato l’allarme e sono state avviate le ricerche da parte della Scientifica della polizia e della squadra mobile, senza però alcun esito. Fino a ieri pomeriggio, quando la donna, una volta risvegliatasi, ha confessato di aver nascosto il corpicino nel freezer di casa.

A quel punto è stato sentito anche il marito 42enne, che a quanto pare avrebbe riferito di essere all’oscuro di tutto. La coppia ha altri sei figli.

E’ stata aperta un’inchiesta. L’autopsia ora dovrà stabilire le cause della morte, ma si dovrà ancher capire se si sia trattato di un aborto spontaneo o indotto.