Ventisei cogolli e cinque reti a tramaglio lunghe complessivamente 40 metri. È il risultato di tre interventi eseguiti nella notte tra sabato e domenica scorsi dai volontari dell’Unione pescatori estensi, in stretto coordinamento con la Polizia provinciale.
A Jolanda di Savoia, lungo il Canale Leone, sono stati ritrovati 24 cogolli collegati tra loro da una fune e assicurati a un palo conficcato nel fondo del canale. Una “barriera” per la cattura del pesce che occupava più della metà del corso d’acqua.
A Codigoro, nel collettore Acque Alte, le guardie volontarie hanno recuperato 2 cogolli privi dei contrassegni identificativi stabiliti dalla legge, che consentono di collegare l’attrezzo di pesca con il pescatore di mestiere autorizzato.
Infine ad Argenta, nel corso d’acqua Garda Menate, sono state recuperate 5 reti a tramaglio per una lunghezza complessiva di circa 40 metri.
“Ringrazio i volontari dell’Upe – commenta al termine il comandante della Polizia provinciale Claudio Castagnoli – per il loro prezioso lavoro, che è un aiuto importante alla lotta contro la pesca illegale nel nostro territorio”.
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