“Avevo promesso che avrei portato il caso delle scuole di Lagosanto in Parlamento e l’ho fatto, perché dalla mia visita ispettiva poco o nulla è cambiato”. A dichiararlo è il deputato del M5S Vittorio Ferraresi, che dal ministero dell’Istruzione ha ricevuto una risposta che, in sostanza, è un’alzata di spalle.
“La risposta del Ministero dell’istruzione, seppur lapidaria per quanto riguarda le sue competenze è indicativa”, sostiene Ferraresi che ne riporta uno stralcio: “In sintesi, è necessario che l’Ente locale proprietario degli immobili adibiti ad uso scolastico rappresenti tale esigenza alla propria Regione che ha poteri programmatori sui lavori pubblici nel territorio di riferimento. Le Regioni trasmettono successivamente i piani al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca che definisce la programmazione nazionale. La programmazione nazionale triennale 2015-2017 è soggetta ad aggiornamento annuale. Tale aggiornamento va effettuato a cura delle Regioni entro il 30 aprile 2017”.
“Mi chiedo – commenta il deputato – se il Comune di Lagosanto abbia in questi anni fatto questa richiesta di finanziamento alla Regione, vista la situazione precaria delle proprie strutture scolastiche e visto che al tempo della mia visita nulla era stato richiesto – prosegue Ferraresi- e se le raccomandazione fatte nella relazione sulla situazione della sicurezza delle scuole di Lagosanto siano state nel frattempo adempiute, perché a quanto ci risulta, oltre a promesse vaghe, poco e nulla è stato fatto. In attesa di tutto ciò molti genitori sono ancora in ansia per la sicurezza dei propri figli, ecco perché ho comunque depositato la documentazione sulle scuole di Lagosanto al Governo, che mi ha promesso un ulteriore approfondimento sulla vicenda. La mia promessa – conclude Ferraresi – è quella di non smettere di seguire una vicenda che riguarda la sicurezza delle nuove generazioni che non meritano di vivere uno dei periodi più belli della loro vita in edifici del genere”.
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