Terre del Reno
16 Gennaio 2017
Cinque imputati per concorso in omicidio colposo, l'azienda chiamata in giudizio come responsabile civile

Terremoto. Processi riuniti per i crolli alla Tecopress

di Daniele Oppo | 2 min

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Dosso. Si farà un unico processo per i crolli alla Tecopress di Dosso e – almeno per metà – si ripartirà daccapo. Il giudice Vartan Giacomelli ha dato l’ok all’unificazione dei procedimenti che riguardano da un lato l’ingegnere Modesto Cavicchi e i due progettisti e direttori dei lavori, Dario Gagliandi e Antonio Proni, che si occuparono rispettivamente delle fondamenta e del capannone; dall’altro il legale rappresentate dell’azienda, Enzo Dondi, e la responsabile della sicurezza Elena Parmeggiani.

Nei crolli verificatisi durante il sisma del 20 maggio 2012 perse le vita l’operaio Gerardo Cesaro e per questo si procede per concorso in omicidio colposo dovuto alla violazione delle normative per la sicurezza sul lavoro. In particolare bisognerà stabilire se l’azienda aveva eseguito i lavori di miglioramento sismico delle strutture dopo il 2003, anno in cui è stata ufficializzata la classificazione sismica dell’Emilia Romagna.

La riunificazione dei procedimenti – avvenuta durante l’udienza di lunedì mattina (16 gennaio) – non è inaspettata ma era già nell’aria dopo che nell’apertura del processo sul primo stralcio di indagini – quello a carico dei tecnici – il pm Ciro Alberto Savino aveva richiesto e ottenuto un rinvio  per permettere la conclusione anche delle indagini della seconda parte dell’inchiesta, conclusasi con il rinvio a giudizio per Dondi e Parmeggiani.

Le parti civili – moglie e figli dell’operaio, rappresentati dagli avvocati Gaiani, Resca e Anselmo – hanno chiesto e ottenuto che l’azienda Tecopress venga citata in giudizio in qualità di responsabile civile, mentre le difese hanno ottenuto l’inutilizzabilià dei pochi atti già compiuti durante il primo processo, per cui si ripartirà daccapo per tutti.

Alla fine di dicembre le parti civili avevano ottenuto il sequestro conservativo per circa un milione di euro a carico di Dondi e degli altri imputati.

La prossima udienza sarà a fine marzo.

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