Bene l'Emilia Romagna nel suo complesso, male Ferrara che continua a non decollare con i primi tre mesi del 2024 che vedono 43.096 presenze. Si tratta del 13,5% in meno del 2023 e del 15,9% in meno del 2019
Codigoro. Nella ricorrenza del 79^ anniversario della Festa di Liberazione, come di consueto, si sono svolti, nella mattinata del 25 aprile, diversi momenti commemorativi, che hanno toccato tutte le frazioni del Comune di Codigoro. In presenza delle autorità civili...
Codigoro. Sabato 27 aprile, alle ore 10.30, la Sala del Consiglio Comunale, cuore pulsante della vita democratica, in cui vengono assunte le decisioni relative al futuro del territorio, ospiterà i nuovi nati (i bimbi nati nel 2023), ai quale verrà riservato uno...
Una bella storia da 25 Aprile. Ci sarà una pietra d'inciampo in ricordo di Aladino Govoni. Aladino Govoni, figlio del poeta Corrado Govoni, prima militare e poi partigiano, fu una delle vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine ed è stato insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria
Sottoscritto il Protocollo di collaborazione tra Comune di Codigoro e associazioni di volontariato, per la distribuzione di generi alimentari a nuclei familiari in condizioni di svantaggio socio-economico
Il comandante dei carabinieri Desideri e il procuratore capo Cherchi
“C’è stato un accordo per uccidere con l’uso di un’ascia”. Il procuratore capo Bruno Cherchi racconta così le ultime risultanze investigative sul duplice omicidio di Pontelangorino in cui Salvatore Vincelli e Nunzia Di Gianni hanno perso la vita per mano del figlio 16enne Riccardo Vincelli e di un giovane amico di 17 anni.
Il caso ora è in mano alla procura minorile di Bologna, ma la prima fase delle indagini è stata compiuta dai carabinieri, coordinati dal pm della procura ordinaria di Ferrara, Giuseppe Tittaferrante, che sono rimasti tutta la notta ad ascoltare il racconto dei due ragazzi, finché non sono crollati e hanno confessato l’efferato omicidio. È stato disposto anche un accertamento tecnico sulla villa per assicurare le prove.
Secondo Cherchi le condizioni economiche della famiglia al momento non fanno desumere che vi sia stato un movente di tipo economico, rimane l’ipotesi dei dissidi familiari sui quali ora proseguono le indagini.
La morte dei due coniugi, riporta ancora il procuratore capo, “è avvenuta tra le 3 e le 5 di notte”, subito dopo essere stati colpiti con l’ascia, “sono stati coperti con del cellophane e c’è stato un tentativo di spostare uno dei due corpi”.
“È emerso che entrambi hanno aggredito in piena notte – conferma il comandante dei carabinieri di Ferrara, Andrea Desideri -, in un arco temporale che ci ha confermato il medico legale tra le 3 e le 5, nella fase più delicata del sonno, quella Rem. In quel momento si è scatenata una furia nel colpire ripetutamente i corpi che sono rimasti esanimi al suolo. In seguito è iniziato l’incappucciamento con l’uso di plastica e successivamente è stato nastrato il viso delle persone per evitare la perdita di sostanza ematica all’interno dell’appartamento”.
Desideri specifica che c’è stato “il tentativo di portare i corpi fuori, in macchina, ma tutto questo non è accaduto: qualcosa non deve essere andata bene e hanno cambiato modus operandi. Questo ci ha consentito di ricostruire tutti i loro spostamenti e fare una disamina delle ultime 48 ore, poi sono arrivati tutta una serie di accertamenti”. La donna è stata colpita sei volte, mentre sul marito sono stati inferti tre colpi.
L’ascia usata per compiere il duplice omidicio è stata ritrovata questa mattina (mercoledì 11 gennaio) anche sulla scorta delle indicazioni fornite dai due giovani.
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