Riva del Po
22 Novembre 2016
Filctem: Azienda rifiuta dialogo”. Sindaco: “Bisogna fare qualcosa per queste 25 famiglie”

Ro, alta tensione per le lavanderie

di Redazione | 2 min

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Marco Corazzari della Filctem Cgil e il sindaco Antonio Giannini

Marco Corazzari della Filctem Cgil e il sindaco Antonio Giannini

di Valentina Finotti

Ro ferrarese. “Ci risiamo, siamo tornati ad una situazione di crisi, come quella che aveva colpito Sli e Gloria, prima dell’accordo del 20 agosto”. È così che Marco Corazzari della Filctem Cgil di Ferrara spiega la situazione delle due lavanderie industriali di Ro. Una situazione delicata che mette a rischio 25 posti e che Corazzari definisce “una grave crisi e una ricaduta alla situazione che già in precedenza si era verificata”.

“Già a partire dal novembre del 2014 infatti -continua Corazzari-, l’azienda aveva avuto numerosi problemi e i dipendenti lamentavano  carenze nei pagamenti. Il culmine si è poi avuto  quando l’ispettorato del lavoro ha fatto controlli, riscontrando numerose atipicità dal punto di vista contrattuale al punto che si poteva mettere a rischio la continuità lavorativa”.

La situazione, dopo proteste e presidi, si è poi risolta il 20 agosto del 2015, quando per salvare gli allora 30 posti di lavoro, azienda, amministrazione comunale e Filctem avevano creato un accordo che “prevedeva – continua il sindacalista – la messa in regola di tutto il personale con contratti di lavoro dipendente delle lavanderie artigiane. L’azienda in cambio aveva chiesto che le assunzioni venissero fatte partire dal novembre 2014”.

 “Oggi -spiega Corazzari-, si è ritornati ad una situazione di crisi inasprita dalla mancanza di dialogo. In più i lavoratori stanno man man calando. Dai 30 del 2015 si è arrivati oggi a 25 dipendenti”. Sia il sindaco Antonio Giannini che Filctem ha chiesto un incontro ma senza avere alcuna risposta da parte dei proprietari. “Questo dimostra – continua Marco Corazzari-, che all’azienda non interessano le istituzioni e che c’è qualcosa sotto”.

Una situazione davvero difficile che come ripete il sindaco Antonio Giannini “si vuole cercare di risolvere attraverso il dialogo. In caso contrario verranno adottati altri metodi, ma bisogna fare qualcosa per queste 25 famiglie, che risiedono la maggior parte nel territorio dell’Unione Terre e fiumi. In quanto sindaco -conclude Giannini-, mi sono sentito in dovere di chiamare il causa le parti coinvolte e un’ulteriore passo sarà la convocazione di una seduta consigliare straordinaria”.

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