di Giuseppe Malatesta
Comacchio. C’è anche l’artista codigorese Enrico Menegatti tra i premiati della II edizione di “Reuse – Nutrition for planet”, concorso nazionale promosso dall’associazione culturale Penta nell’ambito della Festa del Legno di Cantù (Como) e dedicato alle opere d’arte create con materiali di recupero o riciclo, dai gioielli agli abiti passando per oggetti di design.
A guadagnarsi il premio speciale ‘Riva1920’ la rappresentazione della foca, una delle sculture lignee di Menegatti, esposte nel corso della scorsa primavera sulla spiaggia del Lido di Volano e a lungo bistrattate da vandali tuttora ignoti.
“E’ una piccola rivincita, dopo aver resistito a lungo ricreando le opere per una decina di volte, anche per accontentare i tanti visitatori che ancora oggi passeggiano fino a quel luogo isolato tra mare e pineta alla loro ricerca” racconta con grande soddisfazione Menegatti, fresco di cerimonia di premiazione a Cantù.
Dal 24 settembre al 9 ottobre la foca è stata tra le 71 opere finaliste esposte nello show room di Riva1920, incuriosendo i visitatori della manifestazione comasca. La migrazione ha portato dunque fortuna all’opera, scelta dall’autore tra quelle scampate all’incendio distruttivo (e doloso) del 1 giugno scorso.
Certamente apprezzata anche in patria comacchiese e codigorese, l’arte di Menegatti – notiamo insieme a quest’ultimo – non ha però conquistato in modo determinante l’attenzione di amministrazione comunale e degli enti che si occupano di turismo naturalistico nel Delta del Po, in un’area che di questi itinerari ne ha fatto un fiore all’occhiello e in un Comune sensibile alla promozione del patrimonio artistico-culturale.
“Si è mosso poco e nulla – ammette Menegatti – anche se, in occasione degli atti vandalici, sindaci della zona ed Ente Parco si sono interessati alla questione, soprattutto dopo la polemica sollevata per il rischio di incendio della pineta adiacente alle sculture. Un fatto che sinceramente mi ha amareggiato”.
Per il resto, come lui stesso riferisce, ha ricevuto diverse proposte di installazione, in parte già realizzate, in uno stabilimento balneare e in altre zone di Lido delle Nazioni. “Senza nulla togliere ad altri lidi – confessa – la mia intenzione dall’inizio era quella di dare lustro al Lido di Volano, anche perché si tratta di una location perfetta per manufatti ecocompatibili. Per questo prima o poi le sculture torneranno, ed è inoltre al vaglio una possibilità di posizionarle anche in questo caso in stabilimenti privati”.
“Non posso propormi con insistenza. Ma riproporle e probabilmente ricominciare a combattere contro i mulini a vento, questo sì. Nel frattempo, ben vengano premi, riconoscimenti e attenzioni che possono contribuire ad arricchire il nostro territorio”.
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