Attualità
31 Luglio 2016
Vitali (Cgil): "Tutti i settori pubblici a rischio". E Comacchio Soccorsi pubblica annunci di lavoro prima di conoscere l'esito dell'affidamento

Caos ambulanze. “Volontariato, l’ultima frontiera del lavoro in nero”

di Ruggero Veronese | 3 min

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image2Volontariato e servizi in affidamento: “L’ultima frontiera del lavoro in nero”. Non hanno dubbi i sindacati Cgil e Cisl e il Movimento 5 Stelle ferrarese, ma soprattutto non hanno dubbi i 12 dipendenti della cooperativa Cidas che, da domani, non saranno più in servizio sulle ambulanze ferraresi. La ragione è ormai nota: l’Ausl ha scelto di affidare il 50% del servizio ambulanze, per un corrispettivo di 2,5 milioni di euro, alle associazioni di volontariato, escludendo ditte e cooperative e rinunciando all’internalizzazione del servizio (soluzione su cui insiste il sindacato Uil).

In gioco, però, ci sono ben più di 12 posti di lavoro. Per Cgil e Cisl la decisione dell’Ausl, che risparmierà 200mila euro rispetto all’anno scorso, rappresenta l’inizio di una pericolosa deriva nel mondo dei servizi pubblici: l’affidamento a soggetti privati – con un’occhio di riguardo al risparmio – di ambiti sempre più delicati, che richiedono alti livelli di qualificazione professionale e una disponibilità full time che difficilmente può essere soddisfatta dall’impegno di un volontario. A meno che il volontario in questione non viva e non si mantenga esclusivamente con questa attività. Ma in quel caso è ancora corretto parlare di volontariato?

image1“Qui siamo oltre il caso dei voucher – attacca il segretario della Cgil Fp Natale Vitali, al presidio sindacale insieme ai lavoratori Cidas -. Il finto volontariato sta diventando la forma più preoccupante di lavoro in nero, e rischiamo di essere appena all’inizio. Se si rompe l’argine del servizio emergenza del 118 tutti gli altri servizi pubblici sono a rischio: dalle scuole alla gestione dei rifiuti. Stiamo creando un mondo del lavoro senza la parola lavoro, intesa come regolarità dei contratti. E quando manca la regolarità, in quelle zone d’ombra si può infilare di tutto, anche la criminalità organizzata”.

A livello legale, il servizio delle associazioni volontariato accreditate dalla Regione viene equiparato a quello di cooperative e dipendenti pubblici. Ma, se è vero quanto denunciato da Cgil e Cisl nell’esposto inoltrato in procura venerdì, le verifiche messe in atto non sono così efficaci come dovrebbero. Anzi: “Chi esegue i controlli su queste associazioni accreditate? – continua Vitali – Abbiamo la prova, dai libretti delle ambulanze, che molte sono abilitate solo al trasporto infermi per attività non sanitarie. Per di più alcuni mezzi sono addirittura in leasing, mentre nelle dichiarazioni ufficiali figurano come mezzi di proprietà delle associazioni, quindi hanno addirittura dichiarato il falso negli atti pubblici. Ci siamo rivolti alla magistratura per denunciare questi fatti gravissimi: la città deve sapere cosa sta accadendo”.

image3In attesa di novità dalla procura, non si può che constatare che i confini tra lavoro dipendente e volontariato retribuito si fanno sempre più labili e incerti. Osservate l’annuncio pubblicato sul sito Subito.it dall’associazione Comacchio Soccorsi: “Cerchiamo autisti soccorritori (già formati) da inserire sulle nostre ambulanze. Zona di lavoro: Ferrara. Inviare curriculum”. Nei dettagli si accenna a un lavoro a turni e a un contratto a tempo determinato. Difficile trovare qualche differenza con un normale annuncio di lavoro. Ma la parte davvero interessante sta nella data di inserimento: il 25 luglio. Due giorni prima dell’approvazione della delibera dell’Ausl che avrebbe effettivamente affidato il servizio all’associazione. Quindi, almeno ufficialmente, due giorni prima che Comacchio Soccorsi venisse a conoscenza della necessità di assumere personale. “Stiamo arrivando all’assurdo – commenta Vitali -. Ognuno tragga le proprie conclusioni”.

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