(immagine d’archivio)

“Come sosteniamo da mesi, il rischio fallimento è già a Ferrara! I risparmi gestiti da Cdp sono un vero fallimento in continua perdita”. Queste le conclusioni che Nicola Lodi della Lega Nord trae dalla critica relazione della Corte dei Conti su Cassa depositi e prestiti.

La Corte ha espresso delle perplessità sulle attività della Cdp, descrivendo alcune sue iniziative come espressione di azienda che agisce da “strumento politico industriale” – riferendosi ad esempio ai salvataggi bancari o allo sblocco dei crediti per le pubbliche amministrazioni – e ha notato la perdita di 850 milioni di euro, dovuta in gran parte alle perdite del gruppo Eni, di cui Cdp possiede una rilevante quota di capitale.

Per Lodi è una pietra tombale, simbolo del fallimento del progetto Palaspecchi: “Ecco perché da mesi sosteniamo la battaglia del Palaspecchi, soldi pubblici gestiti in malo modo, soldi che finanziano partiti? Cdp al Palaspecchi chi vuole finanziare? Il P ferrarese – attacca – da mesi forza questo progetto sapendo bene che non si farà mai in alloggio. Quali interessi ci sono dietro il progetto?”.

“Tagliani – prosegue Lodi – accusava me di avere interessi personali e da questa indagine si capisce bene il fallimento degli investimenti con perdite altissime. Al mio primo incontro con la dott.ssa Del Monte, la stessa affermava di non investire se il rischio fosse stato anche minimo. Allora ecco che lo stop deve avvenire subito. Faremo a giorni un integrazione all’esposto in procura per portare questa importante denuncia al procuratore titolare dell’esposto. Tagliani e Fusari gettino la maschera e ammettano il fallimento, saremo determinati ed a giorni annunceremo un importante sit-in in piazza municipale”.