Codigoro
28 Luglio 2016
Dolcetti: "Si possono valutare altre possibilità, come la ristrutturazione"

Palasport inagibile, M5S si oppone alla demolizione

di Redazione | 2 min

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codigoro palazzetto attualedi Giuseppe Malatesta

Codigoro. La discussione sulla cosiddetta Cittadella dello sport sbarca in sala consiliare, in occasione del consiglio convocato ieri. All’ordine del giorno della seduta pubblica la variante al Poc che avvia di fatto la realizzazione del primo stralcio di un progetto complessivo del valore di 2,5 milioni di euro.

Con l’apposizione del vincolo all’esproprio e l’approvazione del progetto preliminare dei nuovi impianti sportivi e altri spazi, la demolizione dell’attuale palazzetto (considerato non più agibile né a norma) è praticamente cosa fatta.

Il punto, dopo un lungo dibattito, ha raccolto i voti contrari dei consiglieri 5 stelle presenti (Dolcetti, Fabbri e Zampolli) e l’astensione del consigliere Guidi (lista Obiettivo Comune). A nulla è valso il tentativo di chiarimento della maggioranza, che ha ribadito le finalità di pubblica utilità del progetto.

La strada intrapresa non convince il consigliere Dolcetti, che inizialmente preannuncia “astensione compatta”, convinti “che si possano valutare altre possibilità, anche attraverso un dibattito partecipato con i cittadini. Chiediamo inoltre di poter valutare la consulenza di altri esperti che confermino o meno l’inagibilità del palazzetto (di cui si è così sicuri), e fare un preventivo di massima su una eventuale ristrutturazione”.

Rispondendo a Dolcetti, i consiglieri di maggioranza Barillani e Ronconi hanno insistito sul carattere provvisorio del progetto complessivo: “Non verrà tutto realizzato immediatamente – puntualizza il primo – e il nuovo palazzetto costerà molto meno di 2 milioni, considerate le altre strutture”, mentre Ronconi ha ricordato che “quando sarà il momento prepareremo con i cittadini il progetto più adeguato per l’area, per ora non ci vuole chissà quale luminare a capire che la struttura è inadeguata e pericolosa”. L’intervento di quest’ultima ha provocato reazioni di dissenso nel pubblico, subito placate dal sindaco Alice Zanardi, che ha ripreso la platea e ribadito le regole del consiglio non aperto.

Dai banchi dell’opposizione, Zampolli (M5S) ha chiesto di conoscere le perizie che decretano l’inagibilità, dopodiché la parola è passata al vicesindaco Marco Finotti, che prima dei voti ha ribadito che, dopo questo primo, “gli altri due stralci sono nell’ordine delle idee: abbiamo voluto ragionare in grande, ipotizzando che giungano risorse da contributi e finanziamenti pubblici. Invito a superare sentimentalismi e sospetti di strumentalizzazioni”.

Dolcetti ha quindi rettificato l’astensione, annunciando che “a questo punto saremo compatti sul voto contrario”.

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