È solo questione di prezzo? È la domanda che si rivolgono le segreterie Fisac-Cgil delle quattro nuove banche, Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara, Nuova Cassa di Risparmio di Chieti, Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio e Nuova Banca delle Marche Spa. Un dubbio conseguente alle tre magre offerte pervenute a Bankitalia per l’acquisto delle good banks.
Tre offerte arrivate da due primari Fondi di private equity e una offerta per le società di assicurazioni Bap. Tutte di molto inferiori alle previsioni, molto al di sotto gli 1,65 miliardi di euro immessi dal sistema bancario, con anticipazioni garantite dalla Cdp, con l’evidente rischio di pesanti minus valenze per le banche intervenute.
E allora, si chiede la Fisac, “il sistema bancario italiano cosa pensa di fare delle 4 Nuove Banche, delle società controllate e partecipate? Non staremo qui a rammentare che esistono imprese e famiglie, territori e lavoratori da tenere in conto. Lo faremo fino in fondo. Occupazione, risparmio e territorio sono per noi strettamente legati. Constatiamo che si parla soltanto di “prezzo” , mai di progetto di rilancio. Non sottovalutiamo la valenza del “prezzo” né le potenziali minus valenze per il sistema, ma la domanda è sempre la stessa: nel prezzo il venditore in primis e i potenziali acquirenti cosa prevedono per le 4 Nuove Banche, per il territorio e per l’occupazione? Le 4 Nuove Banche risanate e ripulite da tutti i crediti dubbi, conferiti alla REV a prezzo scontato, sono un investimento. Lo dicono i rendiconti al 1° trimestre 2016”.
Secondo il sindacato in discussione sono “le conseguenze per l’economia reale del centro Italia e dei territori tradizionalmente presidiati dalle 4 Nuove Banche delle decisioni che saranno assunte. I “procedimenti aperti, trasparenti, non discriminatori e competitivi” per la vendita cosa prevedono a riguardo?”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com