Politica
5 Maggio 2016
Il sindaco risponde al principio sbandierato da Lega e centro destra: "Queste polemiche che alimentano sotto elezioni la guerra fra poveri sono vergognose"

Tagliani: “Prima i nostri? Mai dimenticati. Così la paura uccide una comunità”

di Redazione | 3 min

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SAMSUNG CSCIl principio “prima i nostri” sbandierato da qualche tempo dalla Lega Nord e da altre forze politiche di centro destra ha portato il sindaco Tagliani a rispondere a tono e a precisare che l’Amministrazione comunale non si è mai dimenticata degli italiani in difficoltà e che affermarlo è falso.

“Non c’è mai stato infatti, in particolare negli ultimi anni, una riduzione dell’attenzione a tutte le persone in difficoltà anche se stiamo accogliendo le persone salvate dagli affondamenti nel Mediterraneo”, spiega il primo cittadino e presidente della Provincia. Aggiungendo che si sono fatte cose nuove e cose ordinarie.

Nell’elenco delle novità introdotte, Tagliani inserisce l’incremento delle risorse per la povertà dal 2015 “inserendo una nuova voce strutturale nel bilancio a questo dedicata (si vedano i beneficiari dei tirocini formativi per verificare se abbiamo dimenticato qualcuno in difficoltà)”, oltre alla destinazione di 226mila euro, sempre nel 2015, per assegni di cura per anziani, “che in genere – precisa Tagliani – sono di pelle bianca”. Altre novità sono poi l’aumento delle risorse per gli educatori di sostegno nelle scuole a bambini con disabilità arrivando a 1.250.000 euro nel 2015 e 2016 (“si faccia avanti chi vuole fare differenze tra bambini in difficoltà”), la destinazione ormai da diversi anni di oltre 200mila euro annui all’assistenza delle famiglie in emergenza abitativa, mentre è stato anche “attivato un nuovo emporio solidale, aperto a tutti (in questi ultimi tempi sarà frequentato sicuramente da molti ferraresi)”.

“Tutto ciò – continua il sindaco – è affiancato da attività ordinarie necessarie a mantenere tutti i servizi esistenti attraverso: trasferimento ad Asp di 7,5 milioni per il contratto di servizio (servizi territoriali, contributi a famiglie, integrazioni rette per case di riposo, etc.); trasferimento ad Istituzione Scuola per servizi educativi, politiche familiari per euro 5 milioni oltre alle spese per il personale (circa 350 dipendenti)”.

“Al contrario – aggiunge Tagliani – la richiesta di solidarietà lanciata insieme da Comune e Diocesi diretta ad avere in comodato gratuito alloggi sfitti per poterli affidare ad associazioni che affiancano le famiglie in difficoltà è andata deserta. Nessuna disponibilità!”

“Premesso ciò – conclude il primo cittadino – dai dati del Ministero dell’Interno (ottobre 2015) gli stranieri contribuiscono alle entrate dello Stato per 16 miliardi l’anno (tasse, contributi…) e utilizzano servizi per 12 miliardi l’anno, comprese le spese per l’accoglienza profughi con Mare Nostrum. Se vogliamo dire qualcosa ai nostri governanti chiediamogli piuttosto di garantire gli allontanamenti e i reimpatri delle persone che non rispettano le nostre leggi. Queste polemiche che alimentano sotto elezioni la guerra fra poveri sono vergognose e non aiutano quel sistema di relazioni e mutua solidarietà che facevano dire una volta “meno Stato e più società” (ovvero difendiamo la sussidiarietà),  mentre oggi si cambia musica “ci pensi il Comune”. Ammazzando strumentalmente la coscienza popolare si uccide, con la paura e l’ignoranza, una comunità”.

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