Cento. Continuerà anche in aprile, e con ogni probabilità anche nel mese successivo, la casa integrazione alla Vm Motori di Cento, che patisce il calo di ordinazioni del motore diesel V6 e ha nei mesi scorsi quindi richiesto gli ammortizzatori sociali per circa 800 dipendenti (700 operai più un centinaio di impiegati). Un momento di crisi dovuto secondo l’azienda sia al calo del prezzo della benzina – che ha frenato bruscamente l’emergente mercato del diesel negli Stati Uniti – che al recente scandalo ‘Dieselgate’ che ha coinvolto la Volkswagen (le cui centraline elettroniche tendevano a falsare i dati sulle emissioni inquinanti) causando un danno di immagine a tutto il settore dei motori a gasolio.
In queste settimane l’imperativo è capire se il calo della domanda sia temporaneo o meno, e quindi se i lavoratori oggi in cassa integrazione abbiano ragionevoli prospettive di tornare alla piena occupazione entro i prossimi mesi. Le novità odierne non sono delle più rassicuranti, visto che i dipendenti interessati, in aprile, per dieci giorni saranno in cassa integrazione a zero ore di lavoro. Al loro stop si affianca poi quello di tutti i lavoratori che possono godere di ferie o permessi in arretrato, che – come da disposizioni dell’Inps – pur non essendo inseriti nella cassa integrazione ne dovranno usufruire in questi primi mesi del 2016.
Diverse le interpretazioni dei due principali sindacati presenti nello stabilimento (Fiom – Cgil e Fim – Cisl) sul momento di crisi, in particolare per quanto riguarda le implicazioni sul lungo periodo. Secondo la segretaria Fim, Sandra Rizzo, “la cassa integrazione rappresenta sempre un momento di preoccupazione, ma la sensazione generale è quello di un calo temporaneo di ordinazioni, che coinvolge le vetture del gruppo Fca che montano il motore Vm, come il Grand Cherokee per il quale gli americani ora preferiscono il modello a benzina. Non credo che ci sia un rischio di ‘contagio’ agli altri settori, come quello dei motori industriali. Da quanto sappiamo, la Fca sta valutando di inserire il motore Vm anche su altri modelli di vetture disponibili, come quelle Maserati, per sopperire al calo del mercato americano. Nel frattempo la ricerca sta andando avanti e a Cento continua la ristrutturazione post sisma, anche attraverso i 12 milioni di euro anticipati dalla casa madre per i lavori: non credo che utilizzerebbero queste risorse se fosse in programma un ridimensionamento dell’azienda”.
Più preoccupato il segretario della Fiom Samuele Lodi, che lamenta anche le modalità e le tempistiche a corto raggio (di mese in mese) con cui la Vm richiede la cassa integrazione. “Si naviga a vista – afferma il sindacalista – e in più si continua a voler utilizzare tavoli congiunti separati, una contraddizione in termini, per il confronto con i sindacati, escludendo la possibilità di fare una discussione insieme. È chiaro che a questo punto l’intervento comincia a diventare pesante: sette giorni di cig in marzo, 10 in aprile e, se aggiungiamo i giorni di ferie e permessi già comandati, dall’inizio dell’anno per quasi il 50% dei giorni lavorativi i dipendenti coinvolti non si sono recati in azienda. Siamo preoccupati perchè si continua ad andare avanti con un’ottica di mese in mese, mentre se potessimo avere una prospettiva più a lungo termine sarebbe possibile fare una valutazione più chiara di quello che sta succedendo. In questo da un lato c’è un atteggiamento un po’ passivo degli altri sindacati, ma la responsabilità è in primis dell’azienda”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com