Eventi e cultura
29 Novembre 2015
Il popolare comico ha presentato il suo romanzo "Cosa fare a Faenza quando sei morto" in una Feltrinelli gremita

Gene Gnocchi e la fuga dal frastuono mediatico

di Redazione | 2 min

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gene gnocchi 2di Anja Rossi

Se sei morto, o stai per diventarlo, Faenza può diventare la città adatta per inserire un personaggio, Piero Schivazappa, in arte Rudi Ortolani detto Rudi O’. Un soggetto che è in fuga dal frastuono mediatico che passa ogni giorno in tv, minuto dopo minuto, o sui giornali, attraverso maestri del gossip ed opinionisti. Faenza, come ogni altra città possibile, diventa però ben presto solo una pia illusione, perché ormai nulla può sottrarlo dal cicaleccio di trasmissioni a basso costo, discorsi politici a tutte le ore o speciali su padre Pio.

Di questo parla il nuovo romanzo di Gene Gnocchi, presentato ieri alla Feltrinelli di Ferrara davanti a un pubblico che ha affollato in ogni angolo la libreria di via Garibaldi. ‘Cosa fare a Faenza quando sei morto’ diventa infatti un flusso di coscienza di Rudi O’, attraverso una serie di confessioni personali e momenti di satira spietata, dove si racconta l’Italia di oggi. Uno stivale composto da una parte da chi, invece di spiegarla o governarla, crea di continuo un insieme infinito di discorsi vuoti ed ampollosi, e dall’altro un pubblico composto da cittadini passivi che ritengono tutto questo caos di informazioni la normalità.

gene gnocchi 3Accompagnato durante la presentazione dalla voce e dalla chitarra di Leonardo Veronesi e dai suoi ‘morti viventi’ che si aggiravano per la libreria (il musicista ha infatti presentato il suo nuovo album: “Non hai tenuto conto degli zombie”), il comico e scrittore Gene Gnocchi ha raccontato la nascita di questo libro. “Parte da un disagio che ultimamente avevo nei confronti delle notizie. Cercavo di farmi un’opinione su tutto, ma era diventato troppo per me. Troppe notizie da seguire, nell’impossibilità di seguirle tutte al meglio”.

gene gnocchi 4Gene Gnocchi decide così di raccontare la storia dei Piero Schivazappa, perché come molti altri italiani “arriva un momento che capisce che non ce la può più fare, decide allora per una soluzione estrema”. Ma il comico assicura: “E’ anche molto divertente, perché le notizie vengono rese in maniera grottesca”. E Gene Gnocchi ne ha per tutti: “Da Beppe Severgnini, che sa tutto sempre prima di tutti, a Montezemolo, da Renzi a Berlusconi. Oh, c’è pieno di Silvio Berlusconi! Diciamo che con questo libro mi tolgo anche un bel po’ di sassolini”.

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