Comacchio
17 Aprile 2015
Sequestrati 2.5 litri di olio di marijuana, 40 grammi di cocaina e 150 di ‘erba’

Bazar della droga a Comacchio, 3 arresti

di Redazione | 2 min

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Giornata di controlli rafforzati, quella di martedì 3 aprile, tra Copparo e Riva del Po e nelle rispettive frazioni del territorio dove, accompagnati dal Nas di Bologna e dai Forestali di Ferrara, i carabinieri hanno pattugliato le strade e svolto accertamenti in aziende agricole, oltre che in esercizi commerciali, al fine di prevenire furti e reati ambientali e violazioni alle norme sanitarie

unnamedComacchio. Un piccolo bazar della droga nascosto in casa. È quanto hanno scoperto i carabinieri del nucleo di Radiomobile di Comacchio al termine di una perquisizione. Tutto è partito da un apparente innocuo controllo, in via Mulè a Comacchio, di una vettura con a bordo una coppia, V.G., 28enne di origine campana, con precedenti, e R.A., sua coetanea, barista forlivese.

Nel corso del controllo l’uomo avrebbe mostrato evidenti segni di nervosismo, tanto da spingere i militari a procedere alla perquisizione personale. Addosso gli hanno trovato 5 grammi di cocaina suddivisi in 6 dosi.

A questo punto il controllo si è esteso all’abitazione del 28enne, in una frazione di Argenta. In camera da letto erano nascoste altre sette dosi di cocaina e, nel ripostiglio, c’era anche una bottiglia contenente 2.5 litri di olio di marijuana. Ma le sorprese non erano terminate. Nell’adiacente appartamento in uso alla madre dell’uomo, P.A. 45enne, è stata rinvenuta dell’altra marijuana, cocaina e materiale per il confezionamento oltre alla somma complessiva di 835 euro in contanti (ritenuta dagli inquirenti presunto provento di attività di spaccio). Il tutto per un valore ‘di mercato’ di oltre 5mila euro.

L’operazione antidroga è terminata con il sequestro complessivo di 35 grammi di cocaina, 190 di marijuana, 2.5 litri di olio e 300 semi di marijuana.

I tre (coppia e madre dell’uomo) sono stati arrestati in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e messi a disposizione della Procura di Ferrara, la quale ne ha disposto la successiva remissione in libertà ai sensi dell’art. 121 delle Disposizioni attuative del C.P.P.

Sono in corso ulteriori indagini per capire quali siano stati i canali di approvvigionamento dello stupefacente.

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