Cronaca
19 Febbraio 2015
Il progetto del dipartimento di Ingegneria Unife in partnership con scuole e formazione si è collocato al primo posto in Italia

Il Tech Lab vince il bando Miur

di Redazione | 4 min

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Dipartimento_di_Ingegneria_di_UnifeIl progetto Tech Lab del dipartimento di Ingegneria di Unife vince il bando Miur 2014 per la diffusione della cultura scientifica. Nei primi giorni di febbraio, infatti, è uscita la graduatoria del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che ha visto il progetto Tech Lab collocarsi al primo posto assoluto in Italia per punteggio e finanziamento complessivo su più di 800 progetti presentati, dei quali solo 56 finanziati.

Il bando nazionale, emesso dal Miur a settembre dello scorso anno e destinato alla concessione di finanziamenti destinati a “Iniziative per la diffusione della cultura scientifica”, metteva a disposizione una dotazione complessiva di 4.000.000 euro. Obiettivo del bando è sostenere progetti che favoriscano “la diffusione della cultura tecnico-scientifica, intesa come cultura delle scienze matematiche, fisiche e naturali e come cultura delle tecniche derivate, e di contribuire alla tutela e alla valorizzazione dell’imponente patrimonio tecnico-scientifico di interesse storico conservato in Italia”. Tra le finalità più interessanti vi è la promozione della cultura tecnico-scientifica nelle scuole di ogni ordine e grado, anche attraverso un migliore utilizzo dei laboratori scientifici e di strumenti multimediali, coinvolgendole con iniziative capaci di favorire la comunicazione con il mondo della ricerca e della produzione, così da far crescere una diffusa consapevolezza sull’importanza della scienza e della tecnologia per la vita quotidiana e per lo sviluppo sostenibile della società.

Il dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara si sta impegnando da alcuni anni in iniziative volte in questa direzione, cercando di coinvolgere attori della filiera tecnico-scientifica locale. In questo contesto, il dipartimento di Ingegneria di Unife ha costituito una partnership territoriale con un ente di formazione (Centoform di Cento) e quattro istituti tecnici di istruzione secondaria superiore (Isit “Bassi – Burgatti” e Ipsia “F.lli Taddia” di Cento, Iis “M. Malpighi” di Crevalcore e Iis “N. Copernico – A. Carpeggiani” di Ferrara) per partecipare a tale bando.

Il progetto presentato è stato chiamato “Tech Lab: Potenziamento della cultura tecnico-scientifica in ambito meccanico e Ict attraverso l’integrazione tra scuola, università e mondo del lavoro nella didattica e nell’orientamento” ed ha quale finalità principale l’implementazione di metodologie e strumenti didattici, in ambito meccanico e ict, progettati e realizzati in modo sinergico da Istituti scolastici, Università, Formazione professionale, mondo del lavoro ma anche la realizzazione di iniziative di orientamento per far conoscere cosa significa oggi intraprendere un percorso di studi e professionale in ambito tecnico.

Michele Pinelli, docente associato di Macchine e Sistemi per l’Energia e Responsabile per l’Orientamento del Dipartimento di Ingegneria di Unife, spiega che “come strumenti di implementazioni sono state scelte azioni caratterizzate da continua innovazione negli strumenti e nei metodi di studio e lavoro e rispetto ai quali le aziende oggi lamentano la difficoltà a reperire tecnici qualificati. Tra queste: il potenziamento di un innovativo laboratorio di lean manufacturing nel quale gli studenti delle scuole del territorio, ma anche dell’Università, possono sperimentare, attraverso lean games, l’applicazione della lean manufacturing ai processi produttivi; la creazione di un laboratorio di progettazione meccanica Cad dotato di tutti i principali software ad oggi utilizzati dalle imprese del territorio”.

“L’obiettivo – prosegue Pinelli – è rendere la formazione degli studenti sempre più rispondente, nelle metodologie e nell’utilizzo degli strumenti, a quanto richiesto dal mondo del lavoro locale e globale; la creazione di un laboratorio “mobile” per la programmazione mobile. Tali strumentazioni, per le loro dimensioni e le loro caratteristiche, potranno essere fisicamente spostate con facilità ed essere condivise dai partner di progetto e fruite dagli studenti dei diversi istituti partner; la creazione di un laboratorio “mobile” di robotica per promuovere la conoscenza e la capacità di utilizzo delle tecnologie elettroniche e informatiche che supportano le applicazioni della robotica; la definizione di pacchetti didattici ad hoc rivolti al personale docente e agli studenti in connessione alle nuove strumentazioni recentemente acquisite (laboratorio lean manufacturing) o da acquisire nell’ambito del progetto (kit per esercitazioni robotica). I pacchetti didattici verranno progettati ad hoc in relazione alle strumentazioni disponibili e al target d’utenza. Tale attività sarà svolta da un team di esperti individuati dai partner di progetto al fine di sviluppare la didattica attraverso esercitazioni concrete costruite partendo da reali casi di studio condivisi con le imprese”.

“Il primo risultato perseguito dal progetto, in continuità con iniziative già realizzate dai partner – aggiunge Pinelli – è quello di sviluppare la cultura tecnico-scientifica in ambito meccanico e ict del territorio emiliano, attraverso la creazione di nuovi spazi laboratoriali e nuove metodologie di apprendimento progettati e realizzati per integrare i curricula scolastici degli studenti delle scuole medie superiori coinvolte con elementi di innovazione provenienti dalla ricerca universitaria e dal mondo delle imprese. Un ulteriore risultato perseguito dal progetto è quello di ridurre lo scarto esistente tra le scelte intraprese dagli studenti dell’ultimo anno delle scuole medie inferiori e i reali fabbisogni professionali espressi dal mondo del lavoro locale e nazionale, con potenziali importanti ricadute sul tessuto socio-economico locale. In particolare da anni si registra un calo significativo delle iscrizioni a percorsi di istruzione tecnica, spesso motivato da una scarsa consapevolezza dei ragazzi, ma anche delle famiglie, di cosa significa oggi apprendere e svolgere una professione tecnica. Questa situazione risulta particolarmente grave in un contesto nel quale, a fronte di un tasso di disoccupazione giovanile tra i più alti mai registrati, numerose aziende lamentano difficoltà nel reperimento di tecnici qualificati”.

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