Dal 6 al 31 agosto nel Sottomura di via Bologna sono passate circa 50mila persone che hanno assistito ai vari concerti in calendario nelle 18 serate di Ferrara Music Park e nelle otto della Buskers Night.
La famiglia Campana, organizzatrice della manifestazione, vuole ringraziare sentitamente tutte le persone che hanno reso possibile tutto questo. Dall’amministrazione, alle forze dell’ordine, ai residenti che hanno “sopportato” le serate di musica. “E’ stato un successo e ne siamo felici – affermano gli organizzatori–. Si riconferma anche questa volta la forza del binomio musica-ristorazione. La gente ha partecipato con entusiasmo a tutte le serate, anche quelle con tempo incerto. Solo il 14 agosto, purtroppo, abbiamo dovuto annullare il concerto dei The Bluesmen di Formignani a causa del maltempo ma per il resto siamo andati fino in fondo”.
I gruppi ospiti sono stati tanti, così come gli stili e i repertori che si sono alternati dal 6 al 25 agosto sul palco del Ferrara Music Park. Dai C.O.Ska ai Gem Boy passando per realtà locali come Made in Fe e Jaywork, e personalità affermate su scala nazionale come Babaman, Good Old Boys e Dub Files. Nello specifico, queste tre serate organizzate da dj Afghan hanno riscosso un ottimo successo di pubblico, soprattutto giovane. Come al solito le cover band e la rock legend night hanno infiammato gli appassionati del rock e del pop vecchio stampo. Gli Uncle Paul Blues Band si sono esibiti la sera di Ferragosto e in barba al cielo grigio hanno riscaldato il pubblico presente.
Paolo Bertelli, frontman della band e direttore artistico della Buskers Night spiega: “Questa manifestazione si rafforza di anno in anno e questa volta l’aumento delle presenze è stato esponenziale, soprattutto nel week end. Purtroppo nelle sere a disposizione non era possibile far esibire tutti i 20 gruppi che riempivano la città durante il giorno ma – afferma – abbiamo cercato di ospitare nel Sottomura gli artisti più rappresentativi del Festival. Tra i vari voglio ricordare le Rainbow Girls, gli Itchy Teeth, gli Ho Peta e la Neutral Ground Brass Band. In più – conclude – a riscuotere grande successo sono state anche le jam session e gruppi del panorama locale come i The Dice, i Poca Banda, Enrico Cipollini e Margaret Lee”.
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