Politica
23 Maggio 2014
M5S: “Da anni il Comune chiede i soldi, ma c’è un contenzioso dal 2006”

Bonifica, quell’Imu pagata a nostra insaputa

di Redazione | 3 min

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adminNon ne parla nessuno e nessuno ne è a conoscenza, ma basta dare un’occhiata ai dati reperibili sul sito istituzionale per accorgersi che da anni i ferraresi pagano una Imu a loro insaputa. Lo sostiene il MoVimento 5 Stelle di Ferrara, che ri riferisce al “contenzioso tra Comune di Ferrara e Consorzio di Bonifica Pianura sul pagamento, sostenuto dai cittadini a propria insaputa, dell’Imu (prima Ici) sugli impianti idrovori del Comune di Ferrara, quei manufatti che, con un sistema potentissimo di pompaggio, l’aiuto della tecnologia, il lavoro e la professionalità di centinaia di operatori di vari livelli, ogni giorno garantiscono la sicurezza idraulica di tutto il territorio e anche della città”.

La querelle interessa solo cinque Comuni della provincia (Ferrara, Ostellato, Codigoro, Portomaggiore e Migliarino) ed è iniziata nel 2006 e ora la causa è in Cassazione, “ma nel frattempo – precisano i grillini – Tagliani (peraltro consigliere del Consorzio di Bonifica) ha sempre preteso il pagamento della tassa. Pretesa che non trova giustificazione alcuna (se non in una classificazione catastale vecchia e mai aggiornata, un retaggio da medioevo…) trattandosi di manufatti dello Stato di cui il Consorzio è usuario e non usufruttuario poiché non ne trae alcun reddito, in quanto ente senza scopo di lucro preposto specificatamente alla sicurezza e manutenzione idraulica del territorio”. Per il Consorzio di Bonifica, c”he più volte si è espresso su questa anomalia la cui documentazione è consultabile sul sito”, la spesa del contenzioso giudiziario con i 5 Comuni si avvicina ormai ai 400mila euro, “totalmente a carico del cittadino proprietario di immobili, quindi di una fetta larghissima della popolazione che paga i contributi della Bonifica al Consorzio, ente privato di diritto pubblico”.

Quanto abbia speso invece per questo contenzioso il Comune, “sempre con soldi nostri – aggiunge il M5S -, non ci è dato sapere perché nessuno ne ha mai parlato e le cosiddette opposizioni si ha il sospetto che nemmeno conoscano questa partita. Lo troveremo nelle pieghe dei bilanci, quando apriremo le carte”.

Ma ciò che ora è importante sapere e capire, secondo i pentastellati, è che “da anni i ferraresi pagano al Comune l’Ici-Imu su manufatti che hanno un ruolo vitale per la sicurezza di tutti; al Comune il costo di una lunga causa di cui ignorano l’esistenza (torna alla mente il precedente del caso Lageder…); al Consorzio di Bonifica una quota, all’interno del contributo annuale, per sostenere un contenzioso paradossale tra enti, tutto a carico del cittadino”.

“Un fatto gravissimo – conclude il MoVimento 5 Stelle di Ferrara – che passa sotto silenzio da anni, nonostante i vertici istituzionali della Bonifica si siano espressi in più sedi. Il cittadino che fa causa a sé stesso si configura come l’ennesima situazione schizofrenica e onerosa per la quale facciamo i complimenti al sindaco Tagliani e alla sua giunta. Uscente, per fortuna. Questo è un piccolo acconto della trasparenza che intendiamo portare in Comune”.

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