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I Grilli Estensi fanno appello “alle numerose forze che da anni lavorano per la città” sui temi della geotermia, rifiuti e trivellazioni e propongono per la sera del 9 dicembre ore 21, presso il centro “Il Melo” un tavolo straordinario di emergenza aperto a tutti per creare un fronte comune, compatto ed efficace.

“Ormai la situazione è di assoluta emergenza e richiede un’ampia presa di coscienza e segnali forti e tempestivi -affermano i grillini ferraresi-. Tutte i gruppi attivi della città, fuori e dentro le istituzioni (associazioni ambientaliste, comitati, liste, partiti, movimenti politici e cittadini attivi) che si oppongono al regime che sta devastando da anni l’aria che respiriamo, il suolo agricolo e il sottosuolo, uniscano le forze per una battaglia condivisa a partecipata. Se non si parte con una campagna di informazione capillare, iniziative organizzate di contrasto e mobilitazione a vari livelli in tempi stretti -proseguono-, il rischio è che, nello tsunami di emergenze di ogni genere che sta travolgendo il Paese, ancora una volta tutto questo diventi, nel giro di poco tempo, uno dei tanti problemi senza priorità”.

I Grilli Estensi fanno anche un piccolo excursus storico: “Siamo abbastanza ‘vecchi’ per ricordare molto bene, durante l’operazione fiato sul collo, un consiglio comunale di sei anni fa in cui il sindaco Gaetano Sateriale, che compariva in aula solo nelle occasioni ‘speciali’, intervenne sulla polemica tra l’ordine dei medici e Pier Luigi Bersani, allora ministro, magnificando il mega inceneritore di Cassana. Usò la tecnica ad effetto dei grandi numeri -raccontano-: 260 mila t /anno di rifiuti prodotti… che sono come 10 mila container pieni…che messi in fila fanno 60 km, ecc…, e quella dei vincoli ‘rassicuranti’ a garanzia della salute pubblica: il tetto delle 130 mila t/anno, le emissioni costantemente sotto controllo e il conferimento di soli rifiuti autoctoni”. Attacco a chi allora amministrava la città ma anche all’opposizione, quel “centro destra berlusconiano” che “riuscì a proporre fu lo spostamento del mostro verso il mare”.

Ancora un attacco all’amministrazione di centrosinistra: “Lla storia ci ha regalato il finto cambio della guardia nel 2009, una raccolta differenziata porta a porta più dichiarata che reale e funzionante, un progetto di finta-geotermia a cui le 130 mila tonnellate sono assolutamente funzionali e così l’inceneritore di Cassana, figlio di più di uno dei politici locali, è ancora là, gode di ottima salute, lavora a pieno ritmo e ha appena spalancato le porte alla nuova Aai per mangiarsi rifiuti provenienti dall’intero territorio regionale, in barba ai finti vincoli. Il tutto -commentano ancora i Grilli Estensi- grazie alla fitta e vivace rete di reciproche cortesie tra il potere Pd (sia locale che regionale) e gli interessi di Hera spa. Se ora passerà la scellerata proposta del ministro Orlando, l’inceneritore brucerà rifiuti provenienti da qualsiasi parte d’Italia, magari anche le misteriose ecoballe di Napoli e dintorni”. Attacco che si fa ancora più forte quando i grilli sostengono che “le potenti e attivissime ecomafie che tessono quotidianamente un efficiente Sistema di connivenze e collusioni, sentitamente ringraziano”.

L’elenco di quelle che i sostenitori di Beppe Grillo ritengono essere “minacce incombenti sul territorio” continua: “ricompaiono periodicamente sulle cronache i progetti di trivellazioni nel sottosuolo alla ricerca di gas metano da estrarre o da stoccare, nonostante il devastante terremoto del 2012 che aveva impegnato la Regione a sospendere qualsiasi decisione in merito, in attesa del parere di una fantomatica commissione tecnico scientifica internazionale di cui, a tutt’oggi, ben poco si sa”.

“Ancora una volta -concludono- toccherà alla popolazione organizzarsi e mobilitarsi, ancora una volta decisioni così importanti per la salute dell’ambiente e dei cittadini vengono prese senza informazione e condivisione.