Copparo torna agli splendori estensi
Un affascinante viaggio nel tempo, domenica 1° giugno, ha riportato Copparo e la sua piazza agli antichi fasti della Corte Estense, per dare ufficialmente il via alla 46ª edizione del Palio
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Sono arrivati a sirene spiegate i Vigili del Fuoco a Copparo, per spegnere l'incendio di un magazzino con annessa abitazione fuori paese, in via Alta, all'incrocio con via Lanternazza
Weekend di controlli da parte dei Carabinieri nelle zone della movida di Comacchio e dei Lidi
Il Comitato per i referendum sul lavoro 2025 di Ferrara esprime "sdegno e condanna per il vile attacco alla campagna referendaria da parte di ignoti che nella giornata del primo giugno hanno strappato e lacerato i manifesti per il Sì ai quesiti referendari su lavoro e cittadinanza"
Un uomo ferrarese di 60 anni è stato trovato senza vita all'interno del proprio appartamento in via Poletti, a Ferrara
Dopo una vita passata con il garofano rosso all’occhiello della giacca, Paolo Pavani, primo cittadino di Poggio Renatico in quota socialista, lascia il partito in cui ha militato per più di trent’anni e approda al Pd. L’addio risale allo scorso gennaio, ma solo adesso se ne è venuti a conoscenza, dal momento che tutte le parti in causa, lo stesso sindaco di Poggio Renatico e le segreterie dei due partiti, avevano preferito mantenere il più classico dei low profile.
Nato a Poggio Renatico nel 1961, Pavani è avvocato civilista, specializzato in diritto del lavoro e previdenziale, è il legale della Camera Sindacale della UIL di Ferrara, di cui segue diversi sindacati di categoria e il Patronato Ital Uil. Da anni inoltre si occupa della difesa dei diritti del consumatore presso l’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori di Ferrara, di cui è vicepresidente. Già vicesindaco dal 1995 al 1999, è stato consigliere comunale dal 1999 al 2004, quando venne eletto sindaco per la lista Ulivo per Poggio per poi essere confermato nel 2009 per la lista Centro Sinistra per Poggio.
E ora, dopo una vita nel Partito socialista, in cui aveva iniziato a militare già a livello giovanile, arriva la decisione di cambiare casacca. Per il diretto interessato, però, si tratta di una scelta maturata nel tempo. Da tempo infatti il sindaco di Poggio aveva manifestato anche all’interno degli organismi di partito l’insoddisfazione per una mancata convergenza del Psi nei democratici. Già dai tempi della segreteria di Fassino. Alla fine, dopo tanto aspettare, ha rotto gli indugi. “Ho sempre pensato – conferma Pavani – che il Psi potesse diventare la terza gamba di un grande partito, il Pd, nel quale convergesse il socialismo riformista”. A dare la spinta definitiva poi è arrivato Bersani, “con il quale è apparso chiaro che la linea maggioritaria del partito guardava a una alleanza che potesse diventare maggioranza nel paese”.
Una dichiarazione che già fa capire da quale parte Pavani si schiererà alle primarie, visto che “Renzi, come ha detto lui stesso a Pontelagoscuro, preferirebbe correre da solo; ma ormai è cessata la stagione veltroniana del miraggio dell’autosufficienza e non dobbiamo commettere gli stessi errori”.
Per quanto riguarda i suoi vecchi compagni di viaggio (ai quali augura “i migliori successi nella speranza che i nostri percorsi possano tornare a incrociarsi”), il neo democratico assicura che c’è stata una separazione consensuale, o quantomeno senza traumi. “Non ho portato via nessun voto, tranne il mio e non ho cercato di convincere nessuno a seguirmi. La mia è solo una scelta personale, di nessun rilievo politico”. E cosa farà nel 2014 alla scadenza di mandato? “Non ho chiesto nessun ruolo, sono un semplice militante. Tra due anni verrò ‘rottamato’ e tornerò a fare l’avvocato a tempo pieno”.
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