Comacchio
16 Giugno 2012
Al processo Eurogroup per fattture per operazioni soggettivamente inesistenti

La procura chiede 2 anni e mezzo per Tomasi e figli

di Marco Zavagli | 1 min

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Comacchio. Due anni e mezzo. Questa la pena chiesta al termine della requisitoria, durata un’ora circa, fatta dal pm Nicola Proto per il processo Eurogroup. Il gup Piera Tassoni deve giudicare in rito abbreviato Gianfranco Tomasi e i figli Massimiliano e Aldo, imputati per l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

Secondo l’accusa Gianfranco Tomasi e i figli Massimiliano e Aldo avrebbero utilizzato fatture per operazioni soggettivamente inesistenti emesse dalla ditta Eurogroup nei confronti di tredici società. Fatture che secondo le indagini della finanza sarebbero state irregolari. Eurogroup era la azienda di forniture edili di Codigoro fallita nel 2007. Le tredici società invece facevano capo ai Tomasi jr. Secondo gli addebiti le fatture sarebbero state intestate alle società dei Tomasi per permettere di abbattere costi e imposte.

Il giro di fatture (irregolari secondo la guardia di finanza che svolse le indagini) avrebbe coperto, secondo la procura di Ferrara, un giro di affari di circa 50 milioni di euro

Per la difesa ieri hanno parlato gli avvocati Angelo Osnato e Alberto Bova. Al centro delle loro arringhe difensive il fatto che quelle operazioni in realtà esistevano e i documenti in mano alla finanza (la cui produzione era condizione per la richiesta del rito abbreviato) lo proverebbero.

Alla prossima udienza chiuderà il giro delle arringhe l’avvocato Filippo Sgubbi. Poi la sentenza.

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