Cronaca
30 Settembre 2011
Assolto dai reati di guida in stato di ebbrezza e rifiuto di sottoporsi alla prov

Troppi alcoltest, chiama l’avvocato

di Marco Zavagli | 2 min

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Aveva effettuato al comando dei vigili urbani un alcoltest dopo l’altro, fino a quando si è convinto che fosse meglio chiamare il proprio avvocato. Finito in tribunale, è stato alla fine assolto con formula piena dai reati di guida in stato di ebbrezza e rifiuto di sottoporsi all’alcoltest.

L’uomo venne fermato il 20 ottobre del 2008 in via Baluardi da una pattuglia della polizia municipale perché guidava senza cinture. Dopo avergli contestato il verbale, i vigili si sono accorti dell’agitazione del conducente e gli hanno chiesto di effettuare la prova dell’etilometro, al quale risultò positivo. Trattandosi di un pre-test, gli venne chiesto di farsi accompagnare al comando per la prova definitiva. L’uomo seguì gli agenti senza problemi.

Una volta negli uffici di via Bologna qualcosa andò storto. I primi due test vennero cestinati, dal momento che si staccò il bocchettone. Al terzo invece risultò nuovamente positivo: 1,81.

L’uomo, contrariato per le numerose prove, chiamò l’avvocato, che nell’arco di pochi giunse sul posto. Al legale venne detto che il suo assistito si era rifiutato di effettuare l’alcoltest. Ma di fronte alla proposta di svolgere in quello stesso momento alla sua presenza, gli venne riferito che ormai il verbale era stato chiuso.

Per quei fatti l’automobilista venne condannato con decreto penale, al quale si oppose per affrontare il processo con relativo dibattimento. E qui, forte di alcune dichiarazioni a discarico, tra le quali quella del suo precedente legale (diventato testimone – in udienza era difeso dall’avvocato Sauro Frignani), ha convinto il giudice Rizzieri ad assolverlo per non aver commesso il fatto.

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