Cronaca
9 Novembre 2010
Dalla Fondazione omonima e Arch’è la trascrizione di un manoscritto dello scrittore

Giorgio Bassani contro il nucleare

di Redazione | 3 min

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Nella giornata che Ferrara ha dedicato al nucleare, anche la Fondazione Giorgio Bassani e l’Associazione Arch’è hanno offerto il proprio contributo con la trascrizione integrale di un manoscritto esposto nella sezione “Giorgio Bassani e Italia Nostra”, in cui lo scrittore ferrarese, nel 1976, prende posizione contro l’energia nucleare.

“E’ vero che tre centrali nucleari, peraltro di piccole dimensioni, sono in funzione da dieci anni in Italia, e che non vi sono stati finora né danni, né vittime, anche se vi sono stati guasti gravi e interruzioni di funzionamento.

Da questo non si può peraltro dedurre che non si avrà alcun incidente dalle centrali future costruite in Italia e nel mondo. Arrogarsi certezze di questo tipo equivale, se vogliamo, a cedere alla tentazione del diavolo – ricordata nel IV capitolo del Vangelo sia di Matteo, sia di Luca -, del diavolo che sfida Cristo a gettarsi dal pinnacolo più alto del tempio di Gerusalemme, tanto qualche angelo dovrà pure intervenire a salvarlo! Anche un laico non fa fatica a riconoscere in ipotesi ottimistiche di questo tipo una tentazione del potere.

Ma Italia Nostra, un’Associazione che si occupa del patrimonio storico, artistico, e naturale della Nazione, ha preso posizione contro il programma nucleare italiano, che prevede la costruzione di numerose centrali nucleari, per vari altri motivi più strettamente di sua competenza. Innanzi tutto I. N. ritiene che il modello di consumi e sprechi in cui l’Italia è stata spinta, sia incompatibile, non solo con le possibilità economiche, ma con la realtà territoriale del Paese, che ha vaste zone abbandonate in cui la popolazione è concentrata in poche zone di pianura, o lungo le coste dove le città sono cresciute in maniera abnorme. I. N. ha indicato nei suoi studi che le previsioni dei consumi di energia, e specialmente di energia elettrica, non corrispondono a un aumento del benessere degli italiani, ma ad un aumento dei consumi materiali e degli sprechi, alla espansione della concentrazione urbana, eccetera. Corrispondono cioè  al propagarsi di  quegli errori produttivi che hanno portato all’attuale crisi economica e morale.

Nel dire no all’energia nucleare, Italia Nostra ha elaborato una serie di progetti nei quali ritiene che la scienza, la tecnica, la cultura, le risorse del territorio, l’acqua e l’aria, siano usate veramente al “servizio degli esseri umani”, garantendo, tali progetti, posti di lavoro più numerosi, più sicuri, meno alienanti. In una sua “Proposta per una società neotecnica”, I. N cerca di indicare un diverso uso delle risorse naturali e territoriali, in modo che siano soddisfatti i bisogni umani con minori offese per l’ambiente – per quello “ecologico”, e per quello sociale, e famigliare, e personale-, con una maggiore partecipazione dell’individuo alle scelte del proprio futuro. Quelli da soddisfare non sono soltanto i bisogni di mezzi, ma i bisogni altresì di cultura, di supporti non violenti, di bellezza.

Da qui l’attenzione per i beni culturali, che comprendono sia le testimonianze dell’arte, sia quelle del lavoro e della tecnica, sia i doni e le bellezze della natura: beni travolti e disprezzati dagli attuali modelli culturali, mercificanti, violenti, arroganti.

Per tutti questi motivi, secondo I. N., in un progetto di rapporti produttivi e umani ”pensati” per il 21° secolo, non c’è posto per l’energia nucleare.”    

La mostra “Giorgio Bassani. Il giardino dei libri” rimane  fino al 17 dicembre a Ferrara presso: Palazzo Turchi di Bagno, c.so Ercole I d’Este 32 da sabato a giovedì ore 9.00/18.00 – venerdì ore 9.00/17.00 presso il Liceo Classico Statale L. Ariosto, via Arianuova 19, da lunedì a venerdì ore 8.30/18.30 – sabato ore 8.30/13.30. Ingresso libero.

Informazioni:

tel. 293700 (Unife); 3311055853 (Arch’è); 3400773526 (Fondazione Giorgio Bassani);

http://sites.google.com/site/archeferrara/giorgio-bassani/giorgio-bassani-il-giardino-dei-libri.

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