Avrebbe spento 63 candeline oggi, giovedì 18 settembre, Denis Bergamini, il calciatore ferrarese del Cosenza ucciso il 18 novembre 1989 – lungo la SS106 Jonica – a Roseto Capo Spulico, mentre era in compagnia dell’ex fidanzata Isabella Internò, condannata lo scorso ottobre – con giudizio di primo grado – dalla Corte d’Assise del tribunale di Cosenza a 16 anni di carcere per omicidio volontario in concorso con ignoti, dopo i trentacinque anni di battaglia giudiziaria affrontati dalla famiglia per arrivare alla verità.

La stessa “verità scritta” a cui Donata Bergamini, sorella del centrocampista di Boccaleone di Argenta, oggi fa riferimento nel fare gli auguri al fratello. “Buon compleanno Denis. Il primo da quel lontano 1989 con la verità scritta su ciò che ti hanno fatto. Ora la giustizia – è l’appello che lancia la donna con un post su Facebook – non può più e non deve più fare capo chino. L’estate sta finendo e l’appello si avvicina” conclude, facendo riferimento alla data del 21 ottobre, quando inizierà il processo di secondo grado a Catanzaro.

Anche Gigi Simoni, portiere del Cosenza di Gianni Di Marzio che conquistò la Serie B nel 1988, parla di “compleanno speciale”. “Il primo – dice – dopo la sentenza di primo grado che toglie ogni ombra e dubbi, se mai ce ne fosse stato bisogno, sul fatto che sei stato assassinato. Magari ci saremmo ritrovati insieme a Micky (Padovano, ndr) e Claudio (Lombardo, ndr) a festeggiare i tuoi 63 anni. Ci stiamo facendo vecchi. E sicuramente un giorno ne festeggeremo un altro dopo che ci saremo rincontrati“. “Non temere noi ci saremo sempre per la tua famiglia. Buon compleanno ovunque e su qualunque campo tu sia. Un abbraccio forte grande Berga” è il saluto di Simoni, lasciando un messaggio di affetto fraterno, come se Denis non se ne fosse mai andato.