Quando giovedì mattina, Loredano Ferrari mi chiamò, capii che era una cosa grave.
Purtoppo era gravissima: Loredano, presidente della Cooperativa Edificatrice Castello, ove abito (e dove abitava Roberto), cercava contatti familiari riguardanti Roberto Gamberoni.
Roberto era stato ricoverato all’ospedale di Cona in condizioni disperate. Trovata la nipote Giulia e l’amica Laura, iniziò un tristissimo calvario per lui e per tutti noi amici e conoscenti. Tutto il giorno a chiedere notizie, purtroppo da subito, praticamente senza speranza.
Grande gentilezza e pazienza da parte della nipote Giulia e l’amica Laura alle mie domande, girate alle innumerevoli persone amiche di Roberto.
Purtroppo Roberto sopravviveva solo con ausilio di macchine e si attendeva la fine per espiantarne organi. Pare che in effetti qualcuno ne abbia usufruito e questo è il lato positivo di questa brutta tragedia.
Con mio “fratello amico ” Roberto abbiamo condiviso anni di teatro amatoriale comico, filmati sociali contro le truffe, leggeva e recitava testi di poesie in dialetto ferrarese, che pubblicavo nel mio blog di Estense.com: “Du iu spich frareś?”. Amava molto il dialetto, noi si parlava sempre in questa nostra Lingua.
Poche settimane fa, proprio col dialetto, recitato pure da bambini, avevamo calcato insieme le tavole del piccolo teatro parrocchiale di Aguscello.
Era già la terza volta e avremmo dovuto ripetere la cosa in occasione della Festa di San Michele.
Roberto era attore semi professionista, aveva lavorato in cinema, televisione: Mediaset Forum e altro, RAI con Mara Vernier, spot pubblicitari eccetera.
Quando recitava con noi, nella piccola Compagnia “I Ragazit da na volta”, non aveva mai parlato di compensi. Era felice quando riuscivamo a devolverli in beneficenza. Ho scritto di parte della vita di Roberto con me, e gli amici de “Al Tréb dal Tridèl “, ma sono decine gli amici che potrebbero parlarvi delle sue molteplici attività teatrali a Ferrara e fuori. Se andate a vederli la sua pagina Facebook, o su YouTube, troverete tantissime foto e filmati che lo ricordano.
“Lei mi parla ancora” è il titolo di uno dei film di Pupi Avati ove Roberto ha partecipato come comparsa. Tante ne aveva fatte con Avati e tutti coloro girassero in Emilia o Veneto. Spesso pure in piccole parti recitate.
Per me…mio fratello – amico Roberto “Mi parla ancora”. Mi sembra di sentirlo, vicino me, mentre in auto so andava a Formignana per una alla Corrida, o ad Aguscello per far recitare i bambini in Dialetto Ferrarese.
Oppure, il I° Maggio, “a faśévan i pajàz” nei giardini della Cooperativa Edificatrice Castello.
O quando con Sara e Massimo di Teatro Officina Teatrale A_ctuar, interpretavamo personaggi popolari storici del secolo scorso.
Ti sento ancora…ancora mi parli…ancora parli a tantissimi amici di Ferrara e non solo.
Ma non ti sentiamo più…ciao Roberto!
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