Economia e Lavoro
28 Marzo 2025
Fim. Fiom e Uilm molto critiche su una frase che avrebbe detto l'ad: "La fabbrica più produce più perde, sono sereno"

Berco rimane sulle sue posizioni. Incontro interlocutorio in Regione

di Pietro Perelli | 3 min

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Purtroppo l’incontro di ieri (27 marzo) in Regione non ha, come prevedibile, portato novità. L’assessore Giovanni Paglia ha comunque parlato con i vertici di Berco e i sindacati iniziando una discussione a pochi giorni dal vertice di lunedì.

L’incontro è stato quindi aggiornato ai prossimi giorni con le parti che hanno ribadito le rispettive posizioni.

“La posizione dell’azienda – dicono in una nota Fim, Fiom e Uilm – si è confermata essere irremovibile sulla volontà di voler procedere unilateralmente con i licenziamenti, al di là della solita narrativa che la Berco riporta dichiarando tutte le disponibilità nel voler ridurre l’impatto sui lavoratori”.

“Noi – ci dice Stefano Bodoni (Fiom Ferrara) – abbiamo chiesto all’azienda di ragionare sgombrando il campo dal tema dei licenziamenti”. Chiede quindi di poterne parlare indipendentemente dal contratto collettivo.

Continuano a chiedere di trasformare i licenziamenti in volontari anche perché “fai fatica a discutere di un accordo aziendale che non c’è” visto che l’azienda ha scelto di procedere per la propria strada con la disdetta del contratto contratto collettivo aziendale e con i licenziamenti unilaterali di 247 dipendenti.

I sindacati evidenziano quelle che ritengono “gravissime affermazioni da parte dell’ad di Berco”. Nel corso della riunione avrebbe detto: “La fabbrica più produce più perde, sono sereno”.

La frase, riportata in un comunicato unitario da Fim, Fiom e Uil, arriva “a fronte della manifestata preoccupazione, da parte dei sindacati, sul rischio di un irreversibile stato di ‘ingovernabilità’ della fabbrica in caso mancato ritiro dei licenziamenti unilaterali e della disdetta dell’integrativo aziendale”.

“Non sappiamo – continuano – cosa possa far maturare questa tranquillità all’ad di Berco in una fase sociale così drammatica e con una prospettiva industriale così complicata. Saremmo però interessati nel sapere cosa ne pensa Thyssenkrupp”.

“Sicuramente – concludono – chiederemo, al già richiesto tavolo ministeriale, se le istituzioni sono altrettanto ‘serene’ a fronte di affermazioni così ‘gravi’ con il rischio della perdita di 1500 posti di lavoro. Il tempo passa ed i lavoratori di Berco attendono risposte”.

“A così breve distanza dall’ultimo confronto di dodici ore alla sede di Confindustria di lunedì era improbabile che ci potessero essere delle novità concrete così tanto significative da far propendere la discussione da una parte piuttosto che dall’altra”. Così il sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni che aggiunge: “Il tavolo di oggi era comunque dovuto, in base alla procedura che prevede appunto l’upgrade in Regione ed è servito comunque anche alla Regione stessa, che non era presente nei confronti precedenti, ad essere esattamente aggiornata sulle posizioni di tutti”.

“È stato – prosegue – un incontro che comunque ha visto la continuità del confronto dei tavoli precedenti di livello territoriale. Per non ripetere le maratone dell’ultima volta ci si è riaggiornati: nei prossimi giorni arriverà una nuova convocazione da viale Aldo Moro. Restiamo dunque ben focalizzati sull’obiettivo di salvaguardia dei lavoratori e del nostro sito produttivo, dell’occupazione e della tenuta economica e sociale del nostro territorio”.

Oggi (28 marzo) invece anche gli operai Berco saranno invece presenti davanti a Confindustria a Ferrara per un presidio sul mancato rinnovo dei contratti di Federmeccanica e Unionmeccanica. “Federmeccanica e Assistal – scrivevano riguardo allo sciopero i sindacati dei metalmeccanici – stanno impedendo la ripresa della trattativa, negando il diritto fondamentale delle lavoratrici e dei lavoratori al rinnovo del Conl che, mai come in questa fase, è necessario per aumentare il salario e migliorare le condizioni di vita e di lavoro”.

Gli operai Berco domani saranno quindi in presidio davanti alla sede ferrarese degli industriali dalle 10 alle 12.

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